Renzi: “Chi ha più soldi si prende anche migranti?”. Immigrati in cambio di flessibilità
23 Ottobre 2016
Per Matteo Renzi l’Europa sugli immigrati non fa abbastanza. Ma il vero problema per il premier italiano è che la Ue potrebbe bacchettare l’Italia sui numeri della legge di bilancio (quella che ancora nessuno ha letto). “Non so quando arriverà la lettera di richiamo, l’hanno sempre mandata a tutti i paesi” dice il premier. “Quante sono le lettere di richiamo mandate dall’Europa? Tante. E’ fisiologico il dialogo tra le istituzioni. Lo 0,1 percento non è decisivo”, spiega Renzi parlando sempre della manovra. “Il fatto è che finora l’Italia ha sempre detto sì a tutto. Dà al bilancio europeo 20 miliardi, e ne ha indietro 12. Allora vogliamo fare che chi ha i soldi si prende anche i migranti?”. Insomma, ospite di in 1/2h, su Rai3, Renzi teorizza con chiarezza quello che avevamo già scritto: in cambio della “flessibilità” (vedi spesa pubblica) europea, l’Italia è disposta a continuare con una “politica” migratoria basata sulla accoglienza indiscriminata.
“Ancora una volta migliaia di migranti vengono prelevati di fronte alla costa libica e scaricati in Italia dove saranno mantenuti a spese dei contribuenti”, attacca Lucio Malan di Forza Italia. “Tutt’ora una delle navi che solitamente ‘per coincidenza’ si trova nell’area proprio nel momento in cui gli scafisti mandano i loro gommoni, si trova a circa 12 miglia dalla costa libica. Si tratta dell’imbarcazione di una ong olandese. E’ facile prevedere nuovi pretesi salvataggi nelle prossime ore”. Secondo Malan: “Il governo italiano, unico in Europa, e nel mondo collabora con questo traffico, e continua ad accettare la folle regola secondo la quale qualunque nave recuperi i migranti, anche se di altri paesi e dunque territorio estero, questi vengono gentilmente accollati all’Italia”.
“Del tutto ridicole, dunque – aggiunge sempre Malan – le dichiarazioni anti-UE del presidente del consiglio Renzi. I capi dei governi di Malta, Grecia e Spagna non fanno alcuna ridicola voce grossa, ma semplicemente non assecondano gli scafisti facendo servizio taxi. Gli scafisti si assicurano sempre che qualche morto la settimana ci sia sempre, perché si possa continuare a parlare di salvataggi, e possibilmente, nonostante i gommoni portino quasi solo giovani maschi, ci sia qualche parto durante la navigazione per colpire il buon cuore dell’opinione pubblica”. “Morti e nati purtroppo sono reali, ma non accidentali, bensì – conclude – parte di una mostruosa messinscena in cui sono cinicamente usati per fini di lucro e di politica”.
Duro anche il commento di Paolo Romani, Forza Italia: “Mentre Renzi finge di alzare la voce in Europa, nulla cambia sul fronte migratorio. A conferma di quanto la politica di questo governo in materia di migranti sia a dir poco fallimentare, anche oggi continuano gli sbarchi a ritmo incessante: più di seimila persone sono state tratte in salvo solo negli ultimi tre giorni. E’ come trasportare in Italia ogni volta un intero Comune”. “L’operazione Eunavformed – ancora ferma solo alla prima parte della fase II – non ha ovviamente prodotto alcun risultato in termini di prevenzione e sicurezza né tantomeno di deterrenza, anzi è diventata sempre più di supporto all’azione criminale delle organizzazioni di trafficanti. E’ tempo di agire a monte, fermando le partenze con iniziative adeguate direttamente sulle coste di partenza e accordi internazionali che impediscano un esodo drammatico che l’Italia non è più in grado di fronteggiare. Renzi passi dalle parole ai fatti”, conclude Romani.
Il senatore Maurizio Gasparri fa invece appello ai militari: “La dissennata politica di Renzi costringe le nostre strutture militari a trasportare clandestini in Italia, oltre a riempire il nostro Paese di immigrati che costano miliardi ai cittadini. Una politica che sta producendo conseguenze paradossali. Si apprende che sono indagati per omicidio colposo e omesso soccorso esponenti della Marina e delle Capitanerie di porto. Alcuni magistrati accuserebbero i nostri militari di avere delle responsabilità nel naufragio verificatosi nel 2013 nelle acque maltesi che causò numerosissime vittime. Da tempo diciamo che i nostri militari devono ribellarsi agli ordini sciagurati di Renzi”. “L’Italia – aggiunge Gasparri – non sta facendo soccorso ma fiancheggiamento delle attività dei trafficanti. Le nostre forze armate sono usate contro la sicurezza del Paese. Ora al danno si aggiunge, con questa incriminazione, la beffa. Dovrebbe essere l’occasione buona per un’aperta contestazione da parte delle organizzazioni militari. Porremo in Parlamento nelle prossime ore questo problema”.