Renzi chiude consultazioni, dal no della Lega al ritorno di Berlusconi
19 Febbraio 2014
di redazione
Oggi il premier incaricato Matteo Renzi incontra Silvio Berlusconi e la delegazione del Pd chiudendo così il primo giro di consultazioni. Ieri, l’intesa possibile con Alfano; il leader di Ncd ha chiesto continuità nella maggioranza e di evitare sconfinamenti a sinistra, fissando i paletti del programma. Renzi ha incassato il "no" di Sel e della Lega, mentre M5S e Grillo sfidano il presidente del consiglio in pectore a un incontro pubblico modello Bersani. Secondo il ministro Delrio il governo dovrebbe vedere la luce in settimana.
L’incontro più importante di ieri è stato senz’altro con il leader di Nuovo Centrodestra, Alfano, pronto ad appoggiare il Renzi primo se la maggioranza resterà la stessa che ha sostenuto Letta. Alfano ha detto "no" a ogni ipotesi di patrimoniale, parlando di riforma della legge Fornero, tagli alle tasse per le imprese e detrazioni per le famiglie.Alfano ha anche annunciato una riunione della stessa maggioranza per fare il punto sul programma e verificare la "compatibilità dei programmi", sottolineando che Ncd ha "già pronti disegni di legge a favore delle famiglie".
Secondo Grillo e Casaleggio, Renzi è un "arlecchino servo di due padroni" (De Benedetti e Berlusconi). Fratelli d’Italia promette invece una opposizione responsabile. Si attende una decisione dei Popolari per l’Italia, mentre è tutto ok per Scelta Civica, che dice di partecipare in prima linea e convinta al nuovo governo. Oggi tocca a Berlusconi che torna in Parlamento dopo la decadenza da senatore. Anche Forza Italia è pronta a opporsi "in modo responsabile" al futuro governo. Renato Brunetta, intervistato ieri pomeriggio a SkyTg24, chiede però il rispetto dei patti sulla legge elettorale.