Renzi contro i “cocopro” di Casaleggio: da che pulpito viene la predica
24 Maggio 2016
Matteo Renzi fa lo splendido su twitter dicendo che “fossi un cittadino non sceglierei un candidato co.co.pro di un’azienda privata milanese”, un attacco alla Calaleggio Associati e alla candidata sindaco di M5S a Roma, Virginia Raggi.
“Con Giachetti c’e’ una squadra molto competente – dice il premier – e’ l’esatto opposto di chi apre la casella, trova la mail e firma un co.co.pro della Casaleggio Associati”. Al di là del prevedibile scambio di battute tra Renzi, Pd, Raggi ed M5S, una cosa va detta.
Con la fine degli incentivi sulle assunzioni, il lavoro stabile all’epoca del governo Renzi è tornato precario come prima. Il Jobs Act, la rivoluzione del mercato di lavoro di Renzi, non ha portato più lavoro per i giovani, in particolare al Sud, grande dimenticato di questo governo.
Nei giorni scorsi Istat ha fatto sapere che i lavoratori precari aumentano e che c’è un uso sempre più disinvolto dei voucher. Sarà per questo che i giovani italiani sono sempre più disponibili ad emigrare, a lasciare l’Italia per trovare un lavoro, dice sempre Istat.
Se questo è il risultato mirabolante del Jobs Act sulle nuove generazioni proprio non si capisce che cosa abbia da ridire Renzi su cocopro della Casaleggio Associati.