Renzi corre al voto, altolà di D’Alema: “Spero non si arrivi a scissione Pd”

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Renzi corre al voto, altolà di D’Alema: “Spero non si arrivi a scissione Pd”

30 Gennaio 2017

Massimo D’Alema scopre le carte: Se Renzi volesse “sbaraccare tutto” chiedendo le dimissioni di Gentiloni senza cambiare la legge elettorale, “si ritroverà senza una parte del suo partito”. “Spero che non si arrivi alla scissione”, spiega D’Alema parlando del Pd, ma “se nella sinistra dovesse nascere un nuovo partito in modo serio, sicuramente supererebbe il 10%”.

Gentiloni, sempre secondo D’Alema, “dovrebbe rispondere ai cittadini italiani”. Il messaggio insomma sembra forte e chiaro: è pronto un listone a sinistra per l’alternativa. I contorni del nuovo schieramento vanno dai dalemiani al governatore Emiliano, passando per Sinistra italiana fino ai Comitati del No al referendum, insieme, naturalmente alla minoranza del partito democratico.

Ma sul Congresso del partito democratico, prima di andare al voto, una richiesta che ormai arriva da più parti del Pd, Renzi continua a lanciare la palla in tribuna. Così le agenzie di stampa riportano i maldipancia sempre più forti nella sinistra bersaniana, le richieste di un ”passaggio democratico”, il Congresso, appunto.

Anche le altre correnti piddine, come quella che fa capo al ministro dei Beni Culturali, Franceschini, non sembrano allinearsi alla volontà del segretario di correre alle urne, visto che non si conoscono le motivazioni della Consulta sull’Italicum, fanno sapere, e dunque, per ora, è inutile parlare di voto anticipato.

Il listone, spiegano gli esponenti del Pd favorevoli alla soluzione D’Alema, potrebbe coinvolgere anche sindaci ed amministratori, e si guarda, naturalmente a Pisapia, che però ha già messo un veto su liste che comprendano anche gli alfaniani e gli alleati centristi di Renzi. Intanto Renzi è pronto a incontrare i suoi al Nazareno, in attesa della prossima direzione Pd, il 13 febbraio. La telenovela continua.