Renzi: “Dato negativo Pil non ci ferma, Italia può farcela ma deve cambiare”
07 Agosto 2014
di redazione
"Avanti con ancora maggiore decisione", scrive Renzi in una lettera ai parlamentari della maggioranza, "Senza incertezze, senza paure, senza frenate. Il processo di riforme è partito. Procede. È iniziato un percorso senza ritorno". L’uscita di Renzi nel giorno in cui Istat decreta che il Pil è ulteriormente in flessione nel secondo trimestre dell’anno e che le prospettive di ritorno alla crescita nel 2014 si contraggono sensibilmente, spinge Renzi al contrattacco: "In queste ore i dati negativi sulla crescita non devono portarci alla solita difesa d’ufficio", dice il premier, niente scuse o ragioni da accampare, insomma. "Dobbiamo avere il coraggio e la voglia di guardare la realtà: l’Italia ha tutto per farcela e per uscire dalla crisi. Ma deve cambiare". Finiti i mille giorni, per Renzi "l’Italia tornerà ad essere la guida, e non il problema dell’Eurozona". L’inversione di rotta nell’idea del premier si fa in 10 obiettivi politici e amministrativi: la riforma costituzionale, "passaggio storico", secondo Renzi. La riforma elettorale, la politica estera ("più Italia nel Mediterraneo"), con la sfida educativa e la spending review. E ancora con la rifroma della pubblica amministrazione la riforma del lavoro. "L’abbassamento delle tasse per i ceti medio bassi per 10 miliardi di euro annui e la riduzione del 10% dell’Irap sono un passaggio storico per l’Italia, ma non ancora sufficiente", dice Renzi parlando di tasse. Sul tavolo del consiglio dei ministri del 29 agosto i provvedimenti per rilanciare l’economia sulla base dello schema descritto.