Renzi di nuovo a Napoli: “Non è città de-renzizzata”

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Renzi di nuovo a Napoli: “Non è città de-renzizzata”

10 Aprile 2016

“Dopo le proteste organizzate contro la visita di Bagnoli lo scorso mercoledì, ho pensato che fosse giusto tornare a Napoli. Le Istituzioni non hanno paura di chi tira sassi o sa solo urlare”. Lo ha scritto in un post su facebook il premier Matteo Renzi chiudendo gli Stati generali del turismo al Museo ferroviario di Pietrarsa. Matteo Renzi sfida chi nei giorni scorsi lo aveva contestato durante la visita a Bagnoli: “Sono di nuovo a Napoli, altro che città de-renzizzata”, dice il premier annunciando che il governo “investirà un miliardo” in cultura. Sui tetti e nei dintorni di Pietrarsa, tiratori scelti vengono schierati per dare l’immagine di un evento in totale sicurezza, dopo gli scontri tra centri sociali e forze dell’ordine di qualche giorno fa. 

Il governo quindi punta sui beni culturali per rilanciare il turismo. “Il Grand Tour era un pezzo fondamentale della formazione culturale di una persona”, ricorda Renzi parlando di turismo e del ruolo che può avere il nostro Paese nel comparto. Renzi è accompagnato dal ministro Franceschini. I due visitano prima la Pinacoteca e il parco di Capodimonte a Napoli, poi il museo delle locomotive a Pietrarsa dove si svolgono gli Stati generali del turismo. Obiettivo di Renzi mostrare che stavolta la situazione stavolta è sotto controllo, per questo il premier si ferma a parlare con i cittadini illustrando il progetto su Bagnoli ma anche di lavoro e pensioni, tra un selfie e l’altro a cui Matteo non si sottrae. 

“Sono stato col Ministro della Cultura in un uno dei luoghi statali più belli di Napoli, il museo Capodimonte. Posto pazzesco, per la collezione, per il bosco, per la bellezza. Ho approfittato per improvvisare una bella chiacchierata con un centinaio di napoletani che si godevano il parco, discutendo di tutto: pensioni, Pompei, infrastrutture, disoccupazione, legalità, Bagnoli, fondi europei, scuola”, scrive sempre Renzi su Facebook. “Discutere di problemi reali, concreti, senza il filtro delle realtà organizzate mi piaceva da morire anche quando ero sindaco, a maggior ragione oggi. Dunque grazie ai cittadini di Napoli che hanno condiviso dubbi, speranze e critiche”. “Sul Museo, intanto, abbiamo pronto il piano d’azione col nuovo Direttore. Finalmente si torna a investire nella cultura e nei luoghi che ci danno orgoglio”.

Renzi si muove tra la gente con una scorta ridotta all’osso e ad uno dei presenti che gli dice “Fai una cosa di sinistra” risponde “la rimozione della colmata a mare Bagnoli, è lì da 26-27 anni. Noi lo stiamo facendo”. Il premier scherza, risponde a tutti, annota indirizzi email promettendo che risponderà di persona alle domande. Quando un imprenditore si lamenta delle tasse e del peso “insopportabile” del fisco, Renzi gli risponde “quanto sta risparmiando con l’abbassamento dell’Irap”. Ma le tasse non scenderanno, lo dice anche il Def.

Lui preferisce parlare di arte e investimenti in cultura. “Il Museo di Capodimonte ha opere d’arte straordinarie, ma fa solo 140mila visitatori all’anno, dobbiamo valorizzarlo insieme con il nuovo direttore. Manca la cartellonistica. Non basta un cartello ma ci vuole un racconto. Devi sentirti in colpa se vai a Napoli e non ti fermi a Capodimonte”. Il racconto, una delle specialità del premier. A Pietrarsa, ad accogliere il premier ci sono i vertici delle istutizioni locali e regionali, il sindaco di Portici Nicola Marrone, Mauro Moretti, presidente Fondazione Museo Fs e ad Finmeccanica, Renato Mazzoncini, l’ad di Fs, Barbara Morgante, l’ad di Trenitalia , Il Prefetto di Napoli Pantalone e il governatore della Campania De Luca.

Per il ministro Franceschini “Non ci rendiamo conto di quanto l’Italia venga studiata e desiderata, per l’arte, per la moda, per la cucina. Dovremmo avere in tutti i musei italiani la cucina di quel luogo, con chef d’eccellenza e portare la moda italiana in tutte le regioni. È un modo di fare sinergia”.”Non possiamo puntare sul turismo mordi e fuggi ma su esperienze di viaggio”, la conclusione di Franceschini. La nuova discesa a Napoli di Renzi registra anche un caloroso abbraccio con il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, una sintonia che era già emersa nella visita precedente. Renzi ha annunciato di voler tornare a Napoli per firmare il “Patto per la Campania” con De Luca, tra un paio di settimane.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, “non risponde alla richiesta di incontro” però “è rimasto affascinato dalla nostra città”, il commento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Evidentemente avrà capito che, in questi cinque anni, con tanto entusiasmo, tanta passione e senza soldi, nonostante tutto e con i tanti ostacoli, questa città si sta riscattando ed è sempre più bella. Noi vogliamo che lo possa essere sempre di più con il nostro impegno anche nei prossimi cinque anni e con l’impegno di tutti i napoletani”, ha concluso de Magistris.