“Il governo tecnico non lo posso scongiurare io” ha detto ieri Matteo Renzi, “lo dovete scongiurare voi con il Sì. Il rischio c’è, è evidente”. Ieri Renzi ha scelto la poltroncina bianca del salotto televisivo di Barbara D’Urso per spingere il Sì e provare a convincere gli indecisi. Ma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri non ci sta all’evocazione dei tecnici fatta da Renzi.
“Ormai Renzi si attacca a ogni menzogna. Addirittura organi di stampa minacciano il fallimento delle banche che invece e’ stata proprio la sinistra, di cui oggi Renzi e’ il leader, a mettere in ginocchio, dal Monte dei Paschi di Siena alle Banche popolari. E’ la sconfitta di Renzi e la vittoria del No che possono mettere il sistema del credito al riparo dai massacri attuati dalla sinistra, rispettando l’art. 47 della Costituzione che stabilisce il dovere di tutela del risparmio”, dice Gasparri.
“Quanto al resto, non ci sara’ spazio per governi tecnici con la vittoria del No. Bisognerà fare una riforma elettorale che rappresenti in modo corretto le opinioni degli italiani per andare poi più rapidamente possibile al voto, con uno schieramento di centrodestra che dovrà per forza di cose trovare la sua unità. Renzi dice di avere preparato il kit anti-bufala? Cadrà certamente sotto i colpi del fuoco amico, perchè le bufale che mette in giro lui non le ha mai messe in giro nessuno”.
Da notare che Renzi si lamenta tanto ma il suo governo, per come si è formato e per la risicata maggioranza parlamentare in Senato, è frutto di una serie di governi, a cominciare da quello Monti, che sono stati appunto tecnici e non legittimati dal voto popolare, si ribella alle sue origini. Insomma, forse a Renzi non conviene insistere troppo il kit antibufale.