Renzi e l’Europa: il rebus è sul ministro economia
18 Febbraio 2014
di redazione
Il nodo del ministero della economia è al momento forse il problema maggiore per Matteo Renzi, legato com’è alla posizione dell’Italia in Europa. Per il ministero della economia circola ancora il nome della Reichlin, che indiscrezioni danno gradita alla Bce di Draghi; ma si parla anche di Fabrizio Barca, che pure ha fatto esperienza in Europa ma ha smentito una sua candidatura, o di Franco Bassanini. Dal totonomine però Renzi potrebbe estrarre dei nomi a sorpresa. Per Renzi Bruxelles non è capitolo facile dell’agenda di governo. La Ue è rimasta sorpresa dall’improvviso cambio di marcia in Italia, dopo gli apprezzamenti al lavoro e al metodo di lavoro dell’ex premier Letta. Bruxelles aveva già chiesto a Letta aggiustamenti di bilancio per diminuire l’indebitamento ma il lavoro sulla spending review è stato rallentato dal cambio di esecutivo. Ieri il commissario agli Affari economici europei Olli Rehn ha chiesto all’Italia di proseguire sul terreno delle riforme e rispettare i trattati. Ma Renzi si è detto anche disposto a sfondare il tetto del 3 per cento del rapporto deficit/Pil. Una patata bollente per il nuovo ministro della economia.