Renzi fuorionda, “Bersani era spompo”. Ma come parli?!
03 Settembre 2013
di Ronin
Alla Festa dell’Unità di Bologna, Matteo Renzi se ne esce definendo Pierluigi Bersani "spompo". Dice che durante le primarie, "Bersani è stato perfetto, mi ha fatto un c… così", "non ha sbagliato una mossa". Poi "negli ultimi mesi era spompo, che ci sta anche". Aggettivo rubato in un fuorionda e messo in giro da Repubblica "Io l’ho visto a Palermo," dice Renzi sempre a proposito di Bersani, "ed era distrutto, poi c’era Berlusconi che era tornato a fare Berlusconi" e il resto sappiamo com’è andata. Ma da dov’è uscito questo "spompo"? Forse da quel verso di Ligabue "pomeriggio spompo di domenica" o dall’antico toscanaccio? Certo che Renzi ci ha abituato alla cadenza fiorentina, a un lessico che certo non cade nel barbarico leghista o grillino ma confina spesso con il giovanilismo spinto. Viene in mente il Moretti che in Palombella Rossa risponde alla giornalista: "Ma come parli? Le parole sono importanti!", ma chissà che ne pensa Renzi dei film di Moretti. Meglio soprassedere.