Renzi impreciso spara battute ma nel merito continua a non rispondere
18 Gennaio 2014
di redazione
Renzi è più impreciso che arguto. Ospite delle "Invasioni barbariche", se l’è presa per l’ennesima volta con Gaetano Quagliariello, e ancora una volta non ne ha azzeccata una. Ha detto ad esempio che Quagliariello avrebbe votato che Ruby era la nipote di Mubarak. A parte il fatto che il Parlamento non ha mai votato che Ruby fosse la nipote di Mubarak (sfumature giuridiche troppo sottili per il rottamatore…), quand’anche quel voto fosse stato espresso cio’ sarebbe avvenuto alla Camera e non al Senato e Quagliariello, senatore e non deputato, non avrebbe potuto parteciparvi neanche volendo. Il punto però non è questo, perché se fosse tutto qui si tratterebbe di uno svarione di poco conto. Di ben più grave c’è che secondo Matteo Renzi il ministro delle Riforme avrebbe detto che l’incontro con il Cav non s’ha da fare. Falsissimo. Quagliariello non solo ha dichiarato che il segretario del Pd fa bene a parlare con il leader di Forza Italia, ma che ogni incontro è utile perchè sulle regole del gioco l’intesa più ampia è e meglio è. Il ministro ha solo aggiunto una considerazione talmente scontata da essere quasi banale: che se invece di puntare a un accordo ampio Renzi stringesse un patto che esclude le altre forze della maggioranza, quell’accordo per essere concretizzato avrebbe bisogno di un governo sostenuto dai contraenti. Su questo punto il sindaco di Firenze continua a non rispondere. Preferisce andare per Ruby. Il che certamente aiuta a sparare battute a effetto, ma alla lunga non giova alla credibilità.