Renzi, le “critiche ridicole” e lo scetticismo dei giornali
07 Marzo 2014
di redazione
In una intervista alla Stampa, Matteo Renzi fa il punto sulla situazione di governo dopo il vertice con i capi di Stato a Bruxelles sulla crisi ucraina e le bacchettate della Ue sulla economia. Renzi ironizza parlando di calcio e Merkel, ma secondo la Stampa tra lo slittamento della legge elettorale e i provvedimenti economici, "cresce un certo scetticismo intorno al governo, anche se lui fa mostra di non dare alcun peso tutto ciò". Secondo Renzi la fiducia verso il governo cresce e "io credo che conti questo per adesso. Dopodiché certe cose non finiranno di sorprendermi mai." La Stampa indugia in note di colore, come la passione del premier per la corsa la mattina presto, che gli ha fatto ingaggiare un vero e proprio "braccio di ferro" con i servizi di sicurezza. Secondo Renzi, tornando alle cose di politica, "avevo dei nemici che mi attaccavano, lo sapevo lo tenevo nel conto. Ma ora mi attaccano anche quelli che prima mi sostenevano: onestamente non capisco sulla base di cosa, visto che non abbiamo ancora nemmeno cominciato". Sempre secondo il premier "la squadra di governo tiene e mi pare buona". Il premier difende il ministro delle riforme Boschi e il ministro degli esteri Mogherini, dicendo che è stata attaccata da più parti ma sta guadagnando stima tra i suoi colleghi europei. Sull’economia, secondo Renzi sui conti c’è poco da fare dunque "non capisco ne’ gli attacchi ne’ le ironie". Sul problema dei sottosegretari dice che si tratta di una "questione di civiltà" perché certe accuse gli sono sembrate "surreali". Sulla vicenda della scuola di Siracusa e della canzoncina dei bambini per accoglierlo il commento di Renzi e’ secco: "c’è qualcuno che pensa che abbia chiesto io i dirigenti della scuola di far cantare quelle strofe? E una polemica ridicola e idiota". Secondo Renzi il fatto che lui vada nelle scuole rompe il "paradigma accusatorio" di Grillo che la casta resta rinchiusa nel palazzo. Sulla legge elettorale Renzi conferma che nonostante gli slittamenti, i punti da chiarire e il timore dei franchi tiratori, "avremo una nuova legge elettorale in tempi veloci".