Renzi: M5S insulta per paura. “Cambieremo l’Italia senza urla”
19 Maggio 2014
di redazione
Matteo Renzi in Piazza Sanità a Napoli. La speranza, non le urla e gli insulti. Governare, ma non con la paura. Matteo Renzi argina Beppe Grillo cercando il contatto delle piazze, rispondendo a chi grida con la concretezza, le proposte, l’idea che l’Italia può farcela. Soprattutto, mostrandosi più credibile, ciò che serve per rappresentare degnamente l’Italia in Europa. Renzi si dice "molto ottimista" sul risultato delle urne e accusa M5S di provocare perché "hanno paura" di perdere. "L’Europa dopo il 26 maggio andrà cambiata perché finora si è mostrata lontana dai cittadini. Ma riesce a cambiare chi governa, non chi urla; chi propone, non chi insulta", aveva detto ieri in mattinata incontrando il premier polacco Tusk. Basta demagogia: la crisi c’è, non va negata, ma ci sono segnali di ripresa. "I morti di lupara bianca esigono rispetto e la politica dovrebbe riprendere il significato delle parole", dice Renzi, attento al linguaggio, a mostrare come "citare Hitler, la peste rossa, la lupara bianca" non è nelle corde di chi vuole governare il Paese. Obiettivo fino a domenica è impegnarsi "fino all’ultimo giorno, per prendere un voto" che faccia la differenza.