Renzi-Merkel. Angela snobba Grillo perché il voto tedesco si avvicina
16 Luglio 2013
di redazione
Beppe Grillo ha attaccato Matteo Renzi per la visita privata in Germania con la Merkel e si è lamentato che la Cancelliera e la diplomazia tedesca non abbia mai fatto riferimento o voluto incontrare i 5 Stelle. "Il pellegrinaggio ossequioso, subito dopo il loro insediamento, dei nostri primi ministri, come Rigor Montis e Capitan Findus Letta, presso la Merkel (e persino del voglioso ebetino di Firenze, che non vanta alcuna credenziale se non quella di aver vinto alla Ruota della Fortuna) – ha scritto Grillo sul suo blog – ricordano la ricerca della benedizione papale dei grandi feudatari del Medioevo. In ginocchio, baciando il sacro anello. Gott mit uns". Un abbrivio per una nuova sparata protezionista contro l’euro, considerato un "marco mascherato" visto che "gli interessi economici della Germania e quelli dell’Italia non coincidono più da tempo". In realtà quello che brucia a Grillo è che Merkel abbia benedetto Renzi – l’incontro con il sindaco di Firenze è avvenuto con il beneplacito di Letta – mentre invece non si sia mai curata dei grillini. "Dopo le elezioni politiche di febbraio sono stato contattato ufficialmente, con una lettera o una mail seguita da una telefonata, dagli ambasciatori dei principali Paesi", lamenta Grillo. "Solo una grande Nazione non ha chiesto un incontro ufficiale: la Germania. Sono convinto che si tratta di una distrazione". Ma non è una distrazione, quella della Merkel. L’antieuropeismo dei 5 Stelle e la propaganda contro l’euro del Capocomico non sono prerogativa dell’Italia. In Germania infatti oltre il partito dei Pirati cresce "Alternativa per la Germania", un movimento anch’esso fondato sulla idea che il Paese debba uscire dall’euro e che la costruzione europea sia stata indebolita dall’ingresso nella Unione di Paesi non competitivi. Le elezioni in Germania sono alle porte, Merkel sa che nella pancia del Paese cresce l’insofferenza verso l’Europa del rigore, e legittimare ufficialmente o incontrare Grillo (che del resto non siede certo in Parlamento o ha incarichi istituzionali) sarebbe stato fare un favore ai suoi avversari interni.