Renzi, premier rinvia invece che fare. Matteo di lotta e di governo
13 Settembre 2013
di redazione
Matteo Renzi riempie la Festa del Pd di Firenze e giocando in casa risponde a Letta: "La differenza tra i politici non è fra chi fa le battute e chi non le fa, ma fra chi fa le cose e chi le rinvia". Una punta di acidità che si scontra con frasi come "Il governo deve andare avanti" e "se le cose le fa bene biosgna continuare a dare una mano". Renzi riesce nello stesso tempo a evocare una "rivoluzione che non sia solo una scossettina" e a rassicurare sulla tenuta dell’esecutivo, un cerchiobottismo che ieri a Otto e Mezzo il Fondatore Scalfari gli ha rimproverato non troppo teneramente. Secondo Renzi, il Pd deve "svegliarsi", fare "una legge elettorale degna di questo nome”, eliminare le correnti. "Non lasciate che il vostro impegno politico si definisca con il cognome di un altro". E poi un neologismo che va ad arricchire il lessico del candidato alla segreteria del Pd. " Siate voistessiani". Su Grillo ed M5S il giudizio è caustico: "Molti elettori del Pd si vergognano di averli votati".