Renzi, Sacconi (Ncd): evitiamo nuova legge Fornero
10 Gennaio 2014
di redazione
Secondo il Presidente dei Senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi: "Il documento di Renzi sul lavoro assume implicitamente come presupposto negativo la legge Biagi, attribuendo ad essa quella precarietà dei rapporti di lavoro che è stata invece la conseguenza delle incertezze prodottesi sulle imprese. Quando la legge Fornero ha voluto irrigidire le tipologie contrattuali flessibili non le ha trasformate in rapporti stabili ma nella disoccupazione".
"Renzi ripropone oggi, in termini peraltro molto generici l’idea di un contratto a tempo indeterminato più conveniente da scambiare con ulteriori rigidità ‘in entrata’. Si ripropone, per conseguenza di questo approccio, il nodo dell’articolo 18 perché solo eliminando seccamente la reintegrazione forzosa del lavoratore – ad eccezione dei licenziamenti discriminatori – si produce la maggiore convenienza per il contratto permanente".
"Da un lato quindi è lecito dubitare che la sinistra sia in grado di affrontare questo nodo e dall’altro le associazioni di impresa non possono non segnalare la necessità dell’apprendistato per dotare i giovani di competenze, del contratto a termine per le esigenze temporanee, del lavoro intermittente quando è imprevedibile l’inizio della prestazione, del lavoro accessorio a voucher quando si tratta di spezzoni lavorativi altrimenti sommersi, delle stesse collaborazioni a progetto, quando l’autonomia del prestatore d’opera è reale. Non si tratta di quaranta ma di ben meno che dieci modalità generali di prestazione del lavoro che possono diventare milioni con gli specifici adattamenti della contrattazione".
"Poniamo invece su basi più pragmatiche le misure urgenti che possono fare lavoro, a partire dalla sollecitazione della libera e responsabile contrattazione aziendale e individuale e dalla riduzione del cuneo fiscale, con particolare riguardo al salario di produttività".