Renzi telefona a Bersani, ma i renziani scalpitano
24 Marzo 2013
Bersani chiude le porte al Pdl e a Monti ma il Pd sembra sul punto di spaccarsi. Tra chi, i renziani, non sembrano del tutto ostili a un’apertura verso il Popolo della Libertà e chi, bersaniani e non solo loro, mette un paletto alto così verso Berlusconi.
Bersani punta alle riforme e d’altra parte non ci sarà confronto senza un nuovo esecutivo. Le consultazioni previste fino a giovedì comprendono anche il Pdl, ma non è dato di sapere se il Cav. vorrà parteciparvi. Grillo continua ad opporsi su tutta la linea.
Giovedì Bersani dovrebbe salire da Napolitano ma che succederà se la spaccatura nel Pd dovesse diventare una voragine? Delrio, vicino a Renzi, ha parlato chiaramente di "governo di scopo", chiedendo ai partiti di "non fare i capricci". Simona Bonafè, ospite stasera a In Onda, ha difeso i renziani dalle bordate dei giovani turchi come Fassina.
"Grave che, in ore decisive per la costruzione di un Governo adeguato alle sfide di fronte all’Italia, una parte del Pd intervenga per indebolire il tentativo del Presidente incaricato Bersani prospettando una possibile maggioranza con il PdL per un Governo del Presidente", il post di Fassina su FB. Anche l’ala vicina a Franceschini non sembra aver gradito i disciplinata di Fassino.
Parole in libertà che non preoccupano Bersani, almeno in apparenza. Parla di streaming e discussioni nel partito, ha ricevuto una rassicurante telefonata da Matteo Renzi. Si va avanti. Domani direzione nazionale del partito, forse si capirà qualcosa in più.