Renzi toglie il segreto di Stato ma per Grillo è un altro bluff
22 Aprile 2014
di redazione
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha disposto che vengano declassificati una serie di documenti coperti dal segreto di Stato legati a 30 anni di storia e misteri italiani: piazza Fontana a Milano (1969), Gioia Tauro (1970), Peteano (1972), la Questura di Milano (1973), Piazza della Loggia a Brescia (1974), l’Italicus (1974), Ustica (1980), la stazione di Bologna (1980), il Rapido 904 (1984).Fatti sanguinosi che adesso, attraversi docuimenti processuali e delle indagini potranno essere consultati da cittadini e studiosi. Beppe Grillo, che non ha mai una parola buona per Matteo, lo definisce un altro bluff, "sarà pubblicato solo ciò che è già pubblico da anni", dice il capocomico paragonando Renzi a Reagan come venditore di bubbole. Vabbè, tratteniamo il nervoso visto il letame gettato su Ronnie e aggiungiamo solo una richiesta al premier: vengano declassificati anche tutti i documenti relativi al caso Mitrokhin, tanto per studiare un po’ meglio anche cosa fece l’Unione Sovietica in Italia durante la Guerra Fredda.