Renzi: “Vittoria lo stop al finanziamento. Salviamo l’Italia con la Bellezza”
25 Maggio 2013
di redazione
Spinto dai sondaggi, Matteo Renzi incassa la decisione presa ieri dal Consiglio dei ministri di proporre a breve al parlamento un testo di legge per abrogare il finanziamento pubblico ai partiti. "Se sarà abolito il finanziamento pubblico ai partiti sarà una vittoria dell’Italia e non una vittoria di Renzi", dice il Sindaco che si è fatto fotografare come Fonzy, i pugni in tasca e il chiodo sulla copertina di Chi. Quella contro il finanziamento pubblico è stata una delleparole d’ordine di Renzi in campagna elettorale, il grimaldello con cui costrinse l’ex segretario Bersani sulla difensiva, la parola d’ordine della "concretezza" da opporre ai giri del fumo del parolaio Grillo. Letta però in questo caso è riuscito ad anticipare i tempi, "Non possiamo sapere la data di scadenza del Governo prima," ha spiegato Matteo, "Spero che l’esecutivo duri". Renzi ieri ha evocato anche un’altra carta strategica per rilanciare la crescita dell’Italia nel prossimo decennio. "Sono un cittadino che vuole bene all’Italia e sogna un’Italia piu’ bella. Cercheremo di realizzarla". La bellezza, quindi, il nostro enorme patrimonio culturale, artistico, naturale, ambientale, ma anche l’eno-gastronomia, le tradizioni, il design e la moda, sono questi i punti di forza che nei prossimi anni potrebbero far ripartire finalmente l’Italia. L’Italia vanta la metà dei beni culturali al mondo ma non riesce a sfruttarli come fanno altri Paesi, per esempio la Francia o la Germania. Il nostro Paese ha 424 musei statali ma il 50% dei visitatori si concentra negli 8 poli museali più grandi. Spesso tendiamo a considerare la bellezza dell’Italia un dato accessorio, una specie di ornamento, qualcosa di superfluo che ci è dato e può anche andare sprecato. E invece è proprio il "tasso di bellezza" delle nostre città a definire il grado di sviluppo e della società italiana.