Renziani in pressing su Letta che sa come smarcarsi
30 Dicembre 2013
I renziani nella segreteria e del Pd fanno pressing su Letta, che intanto lavora all’agenda "Impegno 2014". La bordata arriva dal nuovo responsabile del welfare, Davide Faraone, convinto che "questo Pd, con le grandi speranze che suscita; l’Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non possono permettersi questo Governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un ‘rimpasto’: o si cambia radicalmente o si muore".
Figurarsi, per Letta la squadra è quella ed è stato lo stesso premier a chiedere un cambio di marcia alla maggioranza e al Parlamento già prima delle feste. Dopo l’accelerazione sulla legge elettorale voluta da Renzi, il nuovo strale polemico sembra essere diventato il "salva-Roma" e la lotta all’emendamento selvaggio; ma nonostante Faraone stigmatizzi il "filotto impressionante di errori commessi dall’esecutivo" in realtà più di un esponente del Governo ha già parlato di riforma dei meccanismi parlamentari mentre dalle fila di Ncd si chiede con insistenza di tagliare la spesa, abbassare le tasse, tenere dritta la barra sulla riforma del mercato del lavoro.
I renziani continuano a parlare di "soluzioni concrete" da chiedere all’esecutivo nei prossimi giorni. Ma si prenda la riforma della Bossi-Fini, argomento delicatissimo visto che definisce le rispettive differenze ideali e programmatiche tra gli alleati; al di là di una dichiarazione dal sapore generalistico fatta ieri da Sandro Gozi e delle proteste plateali di Chaouki, ancora non è chiaro cos’ha esattamente in mente il Pd a trazione renziana in tema di immigrazione. Come dire, il terreno su cui misurarsi, su questo come su altri provvedimenti, non manca. Ma va riempito di senso, non solo di slogan.