Revamping edilizia, non tutti i bonus vengono per nuocere

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Revamping edilizia, non tutti i bonus vengono per nuocere

Revamping edilizia, non tutti i bonus vengono per nuocere

01 Giugno 2022

Bonus fuori controllo, senza una precisa strategia, riversati in più settori e con metodologie costantemente messe in discussione. Il sistema economico italiano sta vivendo un chiaro effetto “doping” da bonus, con conseguenze sotto gli occhi di tutti.

Le politiche di incentivazione non sono da demonizzare, ma il metodo con cui lo strumento del bonus è stato utilizzato in Italia negli ultimi mesi lascia spazio a molti dubbi.

Bonus incontrollati, con tetti anche sopra al 100%, infatti, finiscono per scatenare aumenti dei prezzi tali da rendere praticamente nulli gli obiettivi che le politiche di incentivazione nazionale si erano prefissati. Va rivista anche la metodologia. Pensiamo al Superbonus 110%, nato inizialmente con l’obiettivo di incentivare l’efficientamento e la sicurezza delle abitazioni. Lo scopo era quello di impostare un meccanismo per garantire la possibilità di effettuare i lavori a costo zero per tutti i cittadini. Peccato che, da quando ha visto la luce, la metodologia stabilita inizialmente per questo incentivo sia stata cambiata più e più volte. In questi mesi, infatti, le norme che regolano il Superbonus sono state stravolte continuamente. Di volta in volta sono stati aggiunti nuovi controlli, divieti e tecnicismi. Uno scenario che restituisce confusione e incertezza. 

Quale la possibile soluzione?

Al Governo Draghi va dato il merito di aver riconosciuto centralità strategica al settore dell’edilizia. Un comparto che resta fondamentale per la transizione energetica. Vanno però affrontate le criticità generate dalle scelte politiche.

Per un settore importante come quello dell’edilizia altra cosa sarebbe stato immaginare uno strumento di incentivazione stabile, anche al 70%, con una durata decennale. Un bonus, quindi, in grado di garantire certezze sul lungo periodo, nell’ottica di realizzare l’obiettivo di un revamping completo del parco immobiliare nazionale, in linea con gli obiettivi della transizione energetica.  Uno strumento caratterizzato da stabilità, normative lineari e coerenti e durata nel tempo garantita, in grado perciò di essere quel fattore competitivo che guarda al miglioramento della vita dei cittadini, da un lato, e alla generazione di nuovo valore del sistema immobiliare italiano, dall’altro.