Riad riunisce i sunniti, Iran scrive all’Onu
09 Gennaio 2016
Oggi a Riad si apre il summit voluto dalla Arabia Saudita con i Paesi alleati del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc), dopo l’escalation con l’Iran seguita alla esecuzione dell’imam sciita Al-Nimri. Al vertice partecipa il blocco dei paesi sunniti, la stessa Arabia saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar, Bahrein e Oman.
Intanto da Teheran prove tecniche di de-escalation, con il ministero degli esteri iraniano che lancia segnali di pace ai sauditi. Il ministro iraniano Mohammad Javad Zarif ha fatto sapere che Teheran non vuole rovinare del tutto i rapporti con i suoi vicini. L’Arabia Saudita ha infatti rotto le relazioni diplomatiche con l’Iran dopo l’assalto alla sua ambasciata a Teheran.
Zarif ha preso carta e penna e scritto una una lettera al segretario generale dell‘Onu: "Non abbiamo alcun desiderio né interesse di vedere un’escalation della tensione nella nostra regione", chiedendo a Ki-moon di trasmettere il messaggio al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che aveva condannato il comportamento di Teheran.
"Dobbiamo essere tutti uniti di fronte alle minacce che gli estremisti continuano a far pesare su di noi", scrive Zarif, che chiede a Riad "una scelta cruciale: continuare a sostenere i terroristi estremisti e alimentare l’odio settario, oppure optare per relazioni di buon vicinato e giocare un ruolo costruttivo in favore della stabilità regionale". "Speriamo che l’Arabia Saudita si persuaderà ad ascoltare la voce della ragione", conclude Zarif.