Richieste d’arresto per l’ex assessore Tedesco e il capogruppo Pd Decaro
24 Febbraio 2011
di M.M.
Concussione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e concorso in falso. Queste le accuse per le quali la procura di Bari ha chiesto l’arresto dell’attuale senatore del Pd Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, indagato in alcuni fascicoli riguardanti inchieste sulla gestione della Sanità in Regione. Richiesta d’arresto che ora dovrà essere valutata dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato.
Ma non solo, anche il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, è indagato per tentativo di abuso d’ufficio da quanto si apprende dall’ordinanza di custodia cautelare. Decaro è indagato assieme a suo padre, Giovanni, per aver interferito con l’assessore Tedesco "per ottenere il suo autorevole intervento" al fine di aiutare un concorrente a superare il concorso pubblico per la copertura di sei posti di "collaboratore esperto Ds" all’Arpa Puglia. Per gli stessi fatti sono indagati il concorrente Sabino Annoscia, che però non fu assunto dall’Arpa e il direttore amministrativo dell’Arpa, Marco De Nicolò, che – secondo l’accusa – ha fornito in anticipo all’assessore Tedesco, su richiesta di quest’ultimo, le tracce della prova del concorso per titoli ed esami.
Nell’ambito della stessa inchiesta sono state arrestate altre cinque persone, di cui quattro si trovano ora ai domiciliari. Tra questi uno dei componenti della scorta del governatore Nichi Vendola, il cinquantunenne di Terlizzi Paolo Albanese.
Si trova in carcere, invece, Mario Malcangi, all’epoca dei fatti capo della segreteria politica di Tedesco. Ai domiciliari anche Guido Scodizzi, 68 anni, direttore generale della Asl salentina, e gli imprenditori Diego rana, cinquantaduenne di Bisceglie, e Giovanni Garofoli, di 66 anni. Misure interdittive, inoltre, sono state disposte per Alessandro Calasso, direttore sanitario della Asl barese e Antonio Acquaviva, medico oculista la cui nomina all’ospedale di Terlizzi, secondo l’accusa, sarebbe stata favorita da Alberto Tedesco.
Gli arrestati sono indagati a vario titolo per concussione, corruzione e frode in pubbliche forniture. Il giudice ha ritenuto invece insussistente per tutti gli indagati, compreso Tedesco, il reato di associazione per delinquere.
Gli ultimi arresti della lunga e complessa indagine sulla gestione degli appalti nella Sanità Pugliese, condotta dalla procura di Bari e partita nel 2008, risalgono a luglio scorso.
Ai domiciliari finirono i re della gestione dei rifiuti, Francesco Petronella e Michele Columella, titolare e legale rappresentante della Vi.ri. srl (gruppo Tradesco), società di smaltimento dei rifiuti ospedalieri che tramite le intercessioni dei dirigenti della Asl di Bari riuscì, nel 2009, ad aggiudicarsi un appalto da 5 milioni di euro per la gestione dei rifiuti ospedalieri della Asl barese.