Ridotta Isis, cellula con armi chimiche tra Iraq e Siria
18 Maggio 2017
di Redazione
L’Isis sta cercando di unire tutti i suoi esperti di armi chimiche dall’Iraq e dalla Siria per formare una “nuova cellula” specializzata in questo tipo di ordigni per difendere le ultime roccaforti. Ne è convinta, secondo quanto riporta la Cnn, l’intelligence statunitense. La cellula sarebbe composta da specialisti che non avrebbero mai lavorato insieme prima d’ora e ha sede in un’area controllata dall’Isis in Siria, nella valle del fiume Eufrate, tra Mayadin e Qaim.
L’area in cui la cellula dovrebbe avere base, scrive la Cnn, riferendo l’opinione di un funzionario della difesa Usa, è quella che viene considerata la nuova ‘capitale’ dell’Isis, sotto pressione militare, con l’operazione su Raqqa condotta dalle forze di coalizione internazionali e gli altri attori locali nell’area del “Sirak”.
Intanto un portavoce della coalizione a guida Usa, Ryan Dillon, non ha voluto confermare le indiscrezioni sulla cellula, ma ha detto alla Cnn che “in passato l’Isis ha usato agenti chimici di basso grado. Sappiamo – ha aggiunto- che l’Isis è disposto a usare le armi chimiche. Non vogliamo che diventino ‘bravi’ in questo campo”.
Secondo i funzionari militari interpellati dall’emittente statunitense, ci sono stati più di 15 attacchi con armi chimiche dal 14 aprile scorso nella zona di Mosul ovest. Queste informazioni ridanno nuovo fiato a chi aveva teorizzato che l’attacco chimico siriano contro i “ribelli”, o meglio le fazioni pro al Qaeda e anti-Assad, non era tale, bensì un attacco, un bombardamento che potrebbe aver colpito arsenali chimichi dello Stato islamico e dei suoi alleati.