Rifiuti a Palermo. Berlusconi: “Colpa della mala gestione della sinistra”

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Rifiuti a Palermo. Berlusconi: “Colpa della mala gestione della sinistra”

01 Giugno 2009

"Mi hanno tirato in ballo per il problema dei rifiuti a Palermo. Non ne sapevo nulla, ma ho inviato subito Bertolaso per risolvere la questione". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si rivolge a un gruppo di ospiti siciliani durante il ricevimento della Festa della Repubblica in Quirinale.

"La sinistra, come è sua abitudine, mistfica la realtà e tenta di addossare la responsabilità della crisi economico-finanziaria dell’Amia, Azienda per la raccolta dei rifiuti, all’amministrazione comunale di Palermo". E’ quanto ha affermato in una nota Silvio Berlusconi. "La verità – sottolinea il presidente del Consiglio – è che l’ex sindaco Orlando e la sinistra hanno lasciato in eredità al sindaco Cammarata un enorme bacino di precari, oltre 7.000 persone, e Cammarata ha dovuto assumersi l’onere di una stabilizzazione costosa per le casse comunali. Ho garantito al sindaco l’impegno finanziario del governo per la soluzione del problema".

E’ questa la risposta del premier all’emergenza rifiuti a Palermo a chi lo ha accusato di nascondere la vicenda perché è una regione governata dal centro-destra. "Non è accettabile, non è onesto che siccome è una città governata dalla destra, in una regione governata dalla destra non si deve vedere, si deve nascondere la verità agli italiani", ha affermato il leader del Pd Dario Franceschini. "Ci sono i cassonetti bruciati – ha proseguito Franceschini a Pescara -. Sono le stesse immagini su cui l’anno scorso Berlusconi ha fatto una campagna elettorale tutta di strumentalizzazione per poi presentarsi come quello che miracolosamente era riuscito a risolvere il problema rifiuti". "Se Berlusconi dice che non ci sono i rifiuti allora prenda un bell’aereo di Stato e vada a Palermo a vedere e vedrà come è ridotta quella città", ha concluso il leader dell’opposizione.

Immediata la replica della accuse alla precedente amministrazione. "Nell’incolpare Leoluca Orlando della ‘monnezza’ che oggi c’è a Palermo,  Berlusconi ha fatto un’affermazione ‘monnezza’". Così il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha commentato le accuse del presidente del Consiglio alla passata guida del capoluogo siciliano dell’ex esponente della Rete, ora nell’Idv. "Con Orlando – ha spiegato – i bilanci erano certificati dall’agenzia Moody’s ed erano considerati i migliori d’Italia. Quei bilanci e la città di Palermo, con il sindaco Cammarata e il governo Berlusconi, sono diventati spazzatura".

Il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha intanto istituito un tavolo attivo permanentemente per affrontare, in tempi brevi, l’emergenza. Al tavolo prendono parte l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, delegato dal governatore, la protezione civile e l’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque (Arra). "Concorreremo – dice l’assessore alla Sanità – con prefetto e sindaco, alla definizione di linee di azione per fronteggiare l’emergenza, anche con la Protezione civile".

Per il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo "a Palermo l’emergenza gestionale supera l’emergenza ambientale e servono risposte drastiche dal punto di vista gestionale, oltre ad un’ulteriore accelerazione da parte della Regione per porre fine all’emergenza rifiuti". Il ministro ha anche sottolineato in una nota che "lo sciopero bianco dei lavoratori dell’Ania che ha causato l’accumularsi dei rifiuti nelle strade è il frutto di errori di gestione che oggi raggiungono l’apice creando problemi di ordine pubblico e per la salute pubblica". In questi mesi – aggiunge il ministro – sono stati avviati una serie di interventi anche grazie allo stanziamento di due milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente. "Oggi il precipitare della situazione – conclude la Prestigiacomo – impone risposte drastiche dal punto di vista gestionale e un’ulteriore accelerazione da parte della Regione di tutti gli adempimenti per porre fine all’emergenza rifiuti".