Rifiuti, niente maxi multa (per ora) ma Potocnik mette in guardia Clini
26 Gennaio 2012
L’incontro di ieri a Bruxelles era stato ribattezzato, non a torto, il "vertice della verità". Da una parte, il Commissario europeo all’Ambiente, Janez Potocnik e, dall’altra, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Sul tavolo, ancora una volta, l’emergenza rifiuti in Campania.
Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea che, nel marzo 2010, ha condannato l’Italia per non aver saputo gestire l’emergenza spazzatura in Campania, e la messa in mora, arrivata ancora dall’Europa lo scorso ottobre, il rischio concreto – in realtà ancora non del tutto scongiurato – era quello di andare incontro ad una multa salatissima, oltre 500 mila euro al giorno. Alla fine, però, dall’incontro europeo l’Italia e la Campania ne escono abbastanza bene. Dall’Europa nessuna ulteriore bocciatura ma neanche una promozione, per il momento. Ci si rivedrà a giugno, per un giudizio finale. ”L’Italia e la Commissione Ue – ha spiegato Clini – lavoreranno insieme a livello tecnico per dare, entro giugno, una risposta conclusiva alla crisi dei rifiuti in Campania. Il programma di lavoro concordato è essenziale e io confido che sarà un punto forte del pacchetto sottoposto al Commissario”.
Il piano di gestione dei rifiuti, approvato dal Consiglio regionale della Campania lo scorso 16 Gennaio e inviato a Bruxelles ha dato del resto all’Europa garanzie importanti, che hanno indotto la Commissione a credere nel lavoro iniziato dall’Italia. Potocnik ha però avvertito: "Sarà una corsa contro il tempo. La Ue non sospende alcuna procedura, ma tiene in conto che certi passi sono stati presi". La Campania, dunque, può tirare un primo sospiro di sollievo, ma non è ancora il momento per esultare, considerato il lavoro che resta da fare. Lo stesso Potocnik ha parlato, non a caso, di "situazione ancora non stabile".
Dal vertice in terra belga sono arrivate comunque due novità importanti che, senza dubbio, fanno guardare con maggiore ottimismo alla scadenza di giugno. La prima notizia positiva è che la Commissione Europea e l’Italia, da qui alla data, lavoreranno insieme per risolvere il problema cronico della spazzatura. Un percorso comune, che significa soprattutto una cosa: il governo italiano, ma soprattutto quello regionale, non combatteranno da soli. L’altro aspetto incoraggiante arriva, invece, dallo sblocco progressivo, in favore dell’Italia, dei fondi di coesione. Si tratta di quegli stanziamenti congelati dall’Ue a causa dell’emergenza rifiuti e che, secondo il ministro Clini, dovranno essere ora utilizzati per "sostenere il riciclaggio, le nuove tecnologie di gestione dei rifiuti e un aumento dell’efficienza della raccolta".
Parole condivise anche dal Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che ha voluto accompagnare il ministro nella trasferta a Bruxelles, insieme al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e al Presidente della Provincia napoletana, Luigi Cesaro. Caldoro, poche ore dopo l’incontro, non ha nascosto la sua soddisfazione: "Finalmente si è trovato un percorso comune. Si parla lo stesso linguaggio, anche se rimangono in campo ancora grandissimi problemi: ossia affrontare un crono programma stringente in due anni. Ora però – ha aggiunto- abbiamo un percorso. Abbiamo chiesto al Commissario europeo all’Ambiente, Janez Potocnik, di avere dalla Commissione europea, con l’accordo del Governo, una struttura di monitoraggio comune". Il governatore campano ha poi ricordato: "Siamo comunque nella tempistica per quanto riguarda l’approvazione finale del piano per i rifiuti speciali, che sarà approvato in via definitiva a marzo. Insomma – ha aggiunto – eravamo venuti per avere una prima linea di credito che la Campania non aveva mai avuto, almeno negli ultimi dieci anni, in particolare da quanto è partita la procedura d’infrazione della Commissione europea per la gestione dei rifiuti a Napoli. Finalmente si è trovato un percorso comune su cui dobbiamo assolutamente lavorare". Per Caldoro, si tratta di recuperare in sostanza il ritardo di tanti anni d’inefficienze, di errori politici e amministrativi.
Soddisfatto, al pari del governatore, l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano, che sul piano rifiuti consegnato all’Europa aveva detto di puntare molto."Siamo estremamente soddisfatti -ha ribadito -per le valutazioni della Ue che testimoniano il riconoscimento del lavoro svolto dalla Regione Campania soprattutto per l’approvazione del Piano di gestione dei rifiuti urbani da parte del Consiglio regionale e di quello per gli Speciali, già licenziato dalla Giunta. L’apertura di credito da parte dell’Europa -ha poi sottolineato l’assessore Romano – deve servire da stimolo per un’azione sinergica dell’intera filiera istituzionale. Il Piano dei rifiuti approvato dal Consiglio è stato determinante al fine di evitare le sanzioni. La Commissione, infatti, lo ha definito un ottimo punto di partenza, anche perché conforme a quello inviato un anno fa e frutto del rapporto dialettico continuo e costante con la Commissione. E prosegue: "La nostra strategia si è rivelata valida anche in ordine al Piano per i rifiuti speciali: l’Europa ci ha chiesto di approvarlo in tempi rapidi. Ci siamo impegnati a completare la Valutazione ambientale strategica per metà febbraio, a consentirne l’approvazione finale entro la fine di marzo e a prestare maggiore attenzione (come ci ha espressamente indicato l’Europa) alla gestione dei rifiuti speciali pericolosi". Parole positive anche per il gruppo tecnico di monitoraggio che si insedierà presso il ministero dell’Ambiente e qualche linea guida sui punti cardine dell’azione che" sarà diretta prioritariamente al potenziamento della raccolta differenziata (che deve essere di qualità oltre che di quantità), del riciclo e del recupero delle materie prime seconde; ci adopereremo per completare gli impianti di compostaggio già in costruzione e per avviare le gare per quelli che dovremo realizzare, nonché per attuare le azioni di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in strada e della loro combustione selvaggia. Una fase di transizione che gestiremo insieme a tutta la filiera istituzionale, a cominciare dalle Province e dai Comuni", chiosa Romano.
Insomma, a poche ore dalla conclusione del tavolo europeo, la sensazione è quella di trovarsi dinanzi ad uno scenario ancora in bilico, che promette però, di fare grandi passi in avanti. L’Unione Europea, ha mostrato di apprezzare gli sforzi, ora sta alla Campania rimboccarsi le maniche.