Riforma costituzionale, Berlusconi: Confindustria? Aspiranti sudditi
30 Maggio 2016
“Io li definisco aspiranti sudditi”, ha detto Silvio Berlusconi parlando di Confindustria e della scelta del neopresidente Vincenzo Boccia di sostenere il Sì al referendum costituzionale.
La riforma costituzionale è pericolosa – ha detto Berlusconi – è un vestito che Renzi si è cucito addosso su misura”. “Vincere a Napoli, a Milano , a Roma è possibile”, ha poi spiegato Berlusconi parlando al Teatro Metropolitan di Aversa (Caserta), dove e’ stato accolto da un migliaio di sostenitori. “Subito dopo le amministrative apriremo i Comitati per il No, per impedire a Renzi di fare un regime”.
La battuta di Berlusconi sugli ‘aspiranti sudditi’ non piace però al neopresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che però mantiene un profilo moderato. La linea degli industriali resta la stessa: sì alle riforme, anche se sul referendum Confindustria deciderà nel Consiglio del 23 giugno per non interferire sul voto amministrativo.
“Noi saremo sudditi del nostro pensiero libero e indipendente”, dice Boccia a margine di un evento a Cuneo sulla posizione dell’associazione degli industriali rispetto al referendum costituzionale di ottobre. “Le scelte sono sempre politiche: riguardano i cittadini e non solo i partiti”.
“Noi il 23 giugno decideremo la nostra linea dibattendola in consiglio generale e riteniamo che, se alcuni aspetti servono a far funzionare meglio il Paese, occorre prendere delle posizioni. Non sono solo patrimonio dei partiti, ma sono patrimonio dei cittadini e delle associazioni”, la posizione del presidente di Confindustria sul referendum.
“Stimo il presidente Berlusconi, rispettiamo tutti gli esponenti politici del Paese, siamo dell’idea di non usare mai termini ingenerosi verso nessuno. Ci aspettiamo che tutti lo facciano verso di noi”. La questione delle riforme, per Boccia, “è un caso che riguarda argomenti e contenuti su cui Confindustria ha lavorato fin dal 2010 e anche prima dagli anni Novanta”.