Riforma delle popolari, Sforza (Assopopolari): “Quello che si sapeva ora è documentato”
10 Gennaio 2018
di Carlo Mascio
“Quello che si sapeva, ora è documentato”. Il Presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani, ha commentato così la notizia di oggi in riferimento alla riforma delle banche Popolari. “Abbiamo tentato ripetutamente – continua il Presidente -, in Parlamento e in sede di Commissione di inchiesta, di far stabilire che l’indagine parlamentare dovesse occuparsi anche della riforma delle Popolari. Il Pd si è sempre tenacemente opposto, anche se il suo segretario Renzi aveva scritto un articolo per auspicare che si insediasse la Commissione e che si occupasse della riforma. Ora, però, la verità è venuta fuori e la documentazione pervenuta dalla Procura della Repubblica di Roma dimostra che c’era qualcuno che sapeva qualche giorno prima del Decreto legge che sarebbe stata approvata quella normativa che nel mio libro “Siamo molto popolari” ho definito un delitto e cioè la riforma delle banche Popolari, che ha cercato di distruggere, in parte riuscendoci, quelle banche cooperative che, a dispetto della finanza internazionale, funzionano ed aumentano in tutto il mondo. La normativa, come noto, è stata ritenuta incostituzionale dal Consiglio di Stato e, di questo problema si occuperà la Consulta il 20 marzo. La sentenza sarà nota qualche tempo dopo, quando è prevedibile che ci sarà già un Governo. Parlamento ed Esecutivo – conclude Sforza – dovranno in ogni caso prendere atto delle motivazioni della decisione e cercare di salvare il salvabile, mentre la magistratura dovrà fare il suo corso nei confronti di chiunque”.