Riforma Senato, salta mediazione. SeL sconfitta su voto segreto e palese
29 Luglio 2014
di redazione
L’aula di Palazzo Madama respinge con voto segreto l’emendamento di Sel sulle minoranze linguistiche, con voto palese l’emendamento sulla riduzione dei parlamentari. Tiene il patto tra maggioranza e Forza Italia. Il voto e’ arrivato dopo il fallimento della conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del senato Grasso: no. si trova l’intesa, fallisce il confronto e il tentativo di mediazione avanzato dal senatore del Pd, Vannino Chiti. La minoranza interna dei democratici aveva proposto di concentrare il dibattito su alcuni punti qualificanti, dando tempo ai gruppi di far valere le proprie posizioni: in cambio, l’opposizione avrebbe dovuto ridurre il numero degli emendamenti e impegnarsi a votare la riforma per l’inizio di settembre. Ma per Sel, la sinistra di Vendola, "le proposte di Renzi sono irricevibili" mentre per M5S l’alternativa sono le piazze, l’Aventino, la "guerriglia democratica" evocata da Grillo. Scettica anche la Lega Nord. Per compagni di sinistra e pentastellati l’accusa a Renzi e’ di essere troppo schiacciato dal Patto del Nazareno stretto con Berlusconi. Per il ministro Boschi, il Governo e’ da sempre disponibile al dialogo ma "in democrazia non può decidere una minoranza", mentre per il democratico Luca Lotti "Il governo va avanti, anche dopo l’8 agosto, noi non molliamo".