Riforme, dissidenti rientrano nel Pd. Mineo invece no
17 Giugno 2014
di redazione
I senatori del Pd che si erano autosospesi dopo il cosiddetto "caso Mineo" rientrano nel gruppo del partito. Corradino Mineo però resta fuori. E’ il risultato dell’incontro dei 14 ‘autosospesi’ con l’ufficio presidenza e il capogruppo Zanda, un passo indietro fatto chiedendo "assicurazione sulla sacralità del principio della libertà di mandato". I senatori hanno inoltre chiesto che gli venga riconosciuta la loro "dignità politica". Il senatore Vannino Chiti ha già annunciato che i ‘dissidenti’ "terremo una riunione e decideremo se rientrare nella normale attività del gruppo".