Riforme e flessibilità, Governo e Bruxelles incrociano i guantoni

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Riforme e flessibilità, Governo e Bruxelles incrociano i guantoni

20 Luglio 2014

 E’ ancora fioretto ma lo scambio di oggi tra Roma e Bruxelles su temi come crescita, riforme e Patto di stabilità, rischia di trasformarsi in aperta sciabolata. A intervenire a gamba tesa il neo commissario agli Affari Economici e Monetari, Jyrki Katainen, sul tedesco Die Welt spara: "La cosa piu’ importante per l’Italia, il Paese che da anni si avvicina sempre di piu’ all’abisso, e’ attuare le riforme promesse dagli ultimi governi". Non si potrà "eludere" il patto, secondo Katainen. Che riconosce ai due precedenti governi italiani di aver "varato importanti riforme", come pure all’esecutivo attuale di avere "obiettivi ambiziosi", "ma sarebbe di aiuto se realizzasse cio’ su cui ha trovato un accordo". Una durezza che non sfugge al governo italiano. Commenta il sottosegretario alla presidenza con delega alla Ue, Sandro Gozi: "Con tutto il rispetto per Katainen, cio’ che e’ giusto e cio’ che e’ sbagliato in Europa, non lo dice il commissario pro tempore finlandese, ma il consiglio dell’Unione", replica. "il Consiglio ha parlato chiaro su crescita e flessibilita’: di solo rigore l’Europa non campa". La austerita’ fine a a se stessa, e’ anche la posizione di Palazzo Chigi, e’ un vicolo cieco. E le riforme si faranno.