Riforme, maggioranza si ferma a 153 voti. Da 7 a 9 franchi tiratori in voto segreto
06 Ottobre 2015
di redazione
La maggioranza minimizza i 153 no all’emendamento Volpi a scrutinio segreto. Lo scrive l’AdnKronos ricordando che è stata la quota più bassa registrata in aula in questi giorni. Secondo il Pd, ci sarebbero stati fra 7 e 9 franchi tiratori. Fibrillazioni anche con Ncd sulle unioni civili, si è svolta oggi la conferenza stampa indetta da Sacconi, Giovanardi e Rocella, per mettere paletti sul provvedimento. Ci si chiede se il voto sulle riforme verrà chiuso prima del previsto 13 settembre. Nodi ancora aperti: la platea di elezione del capo dello Stato e la questione delle norme transitorie ovvero la normativa per decidere come si eleggeranno i futuri senatori, da definire anche i punti inerenti a federalismo e titolo V. Da tenere conto anche dei tempi di dibattimento di altri provvedimenti, giovedì, ad esempio, il Senato dovrebbe essere impegnato dall’esame della nota di aggiornamento del Def. Il capogruppo Pd, Luigi Zanda: "Chiedo alla presidenza (Grasso, ndr) molto rigore nell’applicazione del regolamento e dei tempi stabiliti dalla capigruppo".