Riforme, Quagliariello: “Esclusione? Fu M5S a rifiutare coinvolgimento”
29 Luglio 2014
di redazione
"Il collega Petrocelli non può saperlo, ma quando il presidente Enrico Letta nominò i cosiddetti saggi, ovviamente non si trattò di una ‘spartizione’ tra gruppi politici, ma le consultazioni furono fatte a 360 gradi". Così, intervenendo in aula al Senato, il coordinatore Ncd ed ex ministro delle riforme Gaetano Quagliariello ha replicato al senatore Petrocelli, che aveva lamentato l’esclusione del Movimento 5 Stelle dal percorso di revisione costituzionale avviato dal precedente governo. "Nel caso specifico – ha detto Quagliariello – fui io stesso, e ne ho conservato traccia informatica, a chiedere anche agli esponenti M5S di segnalare una rosa di nomi. In quel caso da parte del Movimento 5 Stelle fu compiutta la scelta politica, assolutamente legittima e rispettabile, di non segnalare alcun nome. Ne presi atto con dispiacere ma con rispetto, perché anche quella era appunto una scelta politica e in quel momento la Commissione era considerata da parte del Movimento 5 Stelle come un errore. Tenevo a specificarlo, perché, per quel che riguarda me, il mio gruppo e credo anche lo spirito della nostra appartenenza al governo, la materia delle riforme e della legge elettorale dev’essere messa a disposizione dell’intero emiciclo e di tutte le forze politiche e si deve compiere ogni sforzo affinché possa essere comprensiva. Questo – ha concluso – vale evidentemente anche nell’occasione attuale".