Riforme: Quagliariello, Pd dica con chiarezza se vuol far saltare tutto
10 Febbraio 2014
"L’Italia è un Paese strano, senza memoria, dove anche i fatti recenti si dimenticano". Lo ha detto il ministro Gaetano Quagliariello intervenendo a Verona a un convegno sulle riforme con Flavio Tosi e Carlo Nordio. "Dieci mesi fa – ha ricostruito Quagliariello – eravamo a un passo dalla paralisi istituzionale e tutti i partiti andarono col cappello in mano da Napolitano implorandogli un secondo mandato e promettendo che in diciotto mesi si sarebbero fatte le riforme".
"Poi il governo ha messo in campo un iter che avrebbe garantito tempi certi e maggiori garanzie per le riforme, e per non perdere mesi preziosi nel frattempo ha messo al lavoro una commissione di esperti, ma alla quarta lettura Forza Italia ha fatto saltare tutto e si è ricominciato da capo. A quel punto il governo ha preparato disegni di legge per la riforma del bicameralismo e del titolo V, per l’abolizione del Cnel, per il completamento dell’art. 81 sulle leggi di spesa, ma ci è stato detto che bisognava attendere le primarie del Pd e abbiamo dovuto fermarci un’altra volta".
"Ora il rito delle primarie è stato celebrato, Forza Italia è stata folgorata dagli ex carnefici sulla via del Nazareno, e c’e’ la possibilita’ di ripartire ma tutto e’ di nuovo impantanato per il congresso permanente nel Pd. A questo punto vogliamo chiarezza, innanzi tutto per il Paese. Ci dicano – ha concluso – se vogliono un governo che consenta di concludere il processo di riforma oppure se vogliono il voto per rinviare tutto ancora una volta e perche’ ancora una volta delle riforme non si faccia niente".