Riforme, Senato approva con 183 si’. “Pagina storica”
09 Agosto 2014
di redazione
Ieri in una giornata storica Palazzo Madama ha approvato il ddl riforma che porta il nome del ministro Boschi. Il primo sì al testo di riforma del Senato e del Titolo V è stato ottenuto con 183 voti a favore e 4 astenuti. Movimento 5 Stelle, Sel e Lega non hanno partecipato al voto. Astenuti anche 16 "dissidenti" del Pd e alcuni senatori di Forza Italia. Ora il ddl passerà alla Camera, le modifiche eventuali saranno poi ratificate dalle due aule del Parlamento per essere infine sottoposte a referendum confermativo. Matteo Renzi ha scritto su Twitter: “Ci vorrà tempo, sarà difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potrà più fermare il cambiamento iniziato oggi #italiariparte #lavoltabuona”. Secondo il ministro per le riforme Maria Elena Boschi: “E’ il primo segnale importante della voglia di cambiare il Paese ed è la capacità di rispettare gli impegni presi con i cittadini”. Oggi, in una lettera apparsa su l’Occidentale, è arrivato anche il commento del leader di Ncd, Angelino Alfano, convinto che ieri sia stata scritta "una pagina importantissima della storia italiana: per la prima volta dall’avvio dell’esperienza repubblicana, il nostro Stato cambia forma, le nostre istituzioni cambiano pelle". Alfano ha rivendicato il ruolo di Ncd nelle riforme, "Nella pagina scritta ieri, l’inchiostro del Nuovo Centrodestra è visibile e fluorescente. E’ l’inchiostro fatto col coraggio della nostra scelta del novembre scorso. Senza la nostra scelta, il Paese sarebbe caduto nel burrone e oggi ne rivendichiamo l’importanza con forza e fierezza". Come pure sul referendum: "Nei prossimi due anni, se tutto andrà come deve, gli italiani saranno chiamati a pronunziarsi su un referendum confermativo della riforma costituzionale da noi fortemente voluto per consentire agli italiani di firmare direttamente il nuovo patto che rinnova le istituzioni e cambia l’Italia".