
Rinnovabili, dal PNRR 2,2 miliardi per le Comunità energetiche

26 Febbraio 2023
Cer è l’acronimo di Comunità di energia rinnovabile, le comunità energetiche rinnovabili che possono contribuire a far raggiungere al nostro Paese un doppio obiettivo. La decarbonizzazione secondo i criteri fissato dalla Agenda Onu 2030, da una parte e dall’altra l’autonomia, la indipendenza energetica, perlomeno parziale, rispetto al fabbisogno del Paese. Il ministero dell’ambiente guidato da Pichetto Fratin punta ad aprire tra 15 e 20 mila nuove comunità energetiche in Italia grazie al piano di incentivi previsti dal nuovo decreto inviato per approvazione alla Ue.
Pnrr e Comunità energetiche
Il Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede di stanziare circa 2,2 miliardi di euro nelle Cer. Le comunità di energia rinnovabile sono gruppi di individui o organizzazioni che sviluppano, gestiscono e possiedono collettivamente iniziative energetiche rinnovabili. Queste comunità sono una parte importante della transizione energetica europea, che punta a superare l’uso dei combustibili fossili andando verso fonti di energia più sostenibili e pulite. L’energia prodotta dalle comunità energetiche può essere utilizzata per l’autoconsumo o essere venduta.
Gli incentivi previsti dal Governo riguardano l’energia prodotta da fonti rinnovabili, fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse. In Europa, le comunità di energia rinnovabile hanno guadagnato slancio negli ultimi anni grazie a iniziative politiche che ne incoraggiano lo sviluppo. L’Unione europea ha fissato l’obiettivo di produrre almeno il 32% della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2030 e le comunità di energia rinnovabile sono uno strumento fondamentale per contribuire a raggiungere questo obiettivo. Le Cer possono assumere varie forme, da cooperative e società energetiche di proprietà della comunità a reti informali di individui che lavorano insieme per installare e gestire sistemi di energia rinnovabile.
Transizione verde e sviluppo sostenibile
Queste comunità sono spesso stabilite in aree rurali o in piccole città. Dove c’è un forte senso di comunità e il desiderio di assumere il controllo della produzione energetica locale. Oltre ad aiutare a ridurre le emissioni di gas serra, le Cer possono anche fornire vantaggi economici alle comunità locali. Possedendo e gestendo i propri sistemi energetici, le comunità possono ridurre la loro dipendenza da fornitori di energia esterni. E potenzialmente risparmiare denaro sui costi energetici. Le Cer possono anche creare posti di lavoro e stimolare lo sviluppo economico locale dando opportunità alle imprese locali di partecipare alla catena di approvvigionamento. Nel complesso, le comunità di energia rinnovabile sono una parte importante e crescente della transizione dell’Europa verso un sistema energetico più sostenibile.