Risanamento e Patto di Stabilità verticale per un Abruzzo virtuoso

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Risanamento e Patto di Stabilità verticale per un Abruzzo virtuoso

12 Settembre 2012

Sessanta milioni per la sanità abruzzese dal tavolo ministeriale. Venticinque milioni per gli enti locali dalla Regione. L’Abruzzo, a ogni livello istituzionale, drena risorse e incoraggia la ripresa. E’ il risultato di politiche di sacrifici, che però hanno portato i giusti risultati.

Sul primo fronte, una conferma. L’Abruzzo è l’unica tra le otto regioni in piano di rientro, ad aver fatto registrare, a consuntivo 2011, un avanzo di oltre 91 milioni di euro. E tutto questo, specifica il presidente della Regione, Gianni Chiodi, “senza aver avuto bisogno di ricorrere a risorse proprie”. “Il Tavolo di Monitoraggio ed il Comitato – aggiunge Chiodi – hanno preso atto , dati alla mano, della nostra straordinaria attività di risanamento, avvenuta senza ricorrere all’innalzamento dell’aliquota fiscale ma razionalizzando la spesa. Non colpendo quindi ulteriormente le famiglie e le imprese, ma eliminando sprechi e privilegi, lasciando inalterata, dal 2009, la spesa complessiva per il funzionamento del sistema sanitario. Il Tavolo – continua Chiodi – parla testualmente di importante lavoro svolto per la ricostruzione puntuale dei crediti e dei debiti verso il bilancio regionale. La virtuosità dimostrata dalla Regione Abruzzo ha portato all’immediato beneficio dell’erogazione di 60 milioni di euro.

Altro fronte, tutto interno, riguarda il patto di stabilità verticale. La Giunta regionale ha infatti appena approvato una delibera che consente ai Co,uni abruzzesi di sbloccare i limiti imposti dal Patto di Stabilità per il2012, per una cifra pari a 25 mila euro, ovvero il 30 per cento dei circa 84 milioni richiesti. Il provvedimento, illustrato dall’assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, consentirà ai Comuni di far fronte ai crediti verso i fornitori e soprattutto di pagare le imprese che hanno effettuato lavori per le pubbliche amministrazioni. In particolare, dei 55 comuni abruzzesi con più di cinquemila abitanti interessati al Patto di stabilità, 40 avevano presentato la richiesta alla Regione, perché avevano necessità di sforare le cifre imposte dal Patto. “Una grande boccata d’ossigeno perle imprese abruzzesi – ha spiegato l’assessore Masci – e più in generale per il territorio. Il nostro tessuto produttivo ha la possibilità di ottenere dagli ento locali 25milioni di euro che non avrebbe ottenuto se non ci fosse stata questa operazione. Vista la grave emergenza legata alla difficoltà delle imprese nel farsi pagare per i lavori effettuati, la Regione ha accolto il grido d’allarme del territorio con grande determinazione ed ha rinunciato, per il 2012, ad una quota del proprio Patto di stabilità. E’ un’operazione rivolta sì ai Comuni, ma che va a vantaggio delle imprese abruzzesi , che vivono attualmente un grave disagio, in parte risolto da questo provvedimento.

E di risanamento, ma non solo, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, si confronterà sabato prossimo con uno dei più grandi esperti di economia internazionale, Dominick Salvatore. Un convegno che si preannuncia di grande interesse e che si svolgerà presso la Sala Congressi dell’aeroporto internazionale d’Abruzzo a Pescara a partire dalle ore 10.45. “Abruzzo tra risanamento e sviluppo” , questo il tema dell’incontro, per capire ed illustrare come l’Abruzzo, da regione più indebitata d’Italia si sia proiettata a regione virtuosa, anticipando di tre anni la “spending review”. Il percorso di risanamento è stato duro, ma ora la Regione è nelle condizioni di poter ridurre le tasse per sostenere lo sviluppo economico.