Risparmio ed efficienza, l’Abruzzo prepara la riforma dei trasporti
20 Luglio 2012
Pronti ad aprire il confronto sul trasporto pubblico locale. Parola di assessore. Ad assicurarlo è Giandonato Morra, addetto ai Trasporti in Regione, sottolineando come l’Abruzzo sia gia in prima linea sull’omonima riforma. Se il decreto liberalizzazioni, infatti, prevede che le regioni riorganizzino i bacini ottimali del servizio su gomma, la Regione, ed in particolare l’assessorato guidato da Morra, si era già mosso in anticipo, avviando un dialogo con i Comuni e individuando quattro bacini principali.
L’obiettivo, ovviamente, è quello di dare maggiore efficienza al sistema, risparmiando e migliorando. Per questo scompariranno le 90 concessioni urbane ed extra-urbane attualmente esistenti in maniera tale da realizzare da un lato, economie di scala e, dall’altro, differenziazioni idonee a massimizzare l’efficienza del servizio”. Il documento, ha spiegato l’assessore, che ha carattere istruttorio, “è stato predisposto in ottemperanza alla riforma varata di recente dal governo nazionale. Al confronto con le parti sociali e le associazioni di categoria seguirà il dibattito in Consiglio Regionale. La proposta, predisposta ed elaborata dopo aver esaminato le istanze avanzate dagli enti locali e le risultanze del tavolo, prevede l’istituzione di quattro bacini mentre per il trasporto pubblico locale su ferro è prevista l’istituzione di un bacino unico.
Per quanto riguarda, invece, i quattro bacini, uno dei principali è quello dell’area metropolitana costiera, che nasce come valorizzazione dell’esperienza di area integrata lungo il perimetro Pescara-Chieti. “Una zona che ha sperimentato con successo il biglietto Unico – rimarca Morra – e che ora sarà estesa all’intera fascia costiera tra Ortona e Giulianova”. L’altro bacino di primo piano è quello che abbraccia le aree interne, a partire dalla Marsica fino al Vastese. Più limitato il bacino dell’Aquila: considerato che l’assetto infrastrutturale ed organizzativo del sistema trasportistico cittadino, dopo il sisma, è ancora instabile e in continua evoluzione, sarà l’unico a restare municipale.
“Non essendo possibile indicare le linee di indirizzo – ha spiegato Morra – non restava che affidare la gestione al Comune”. All’Aquila si punterà al raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione e riorganizzazione del centro storico, incentivando forme di mobilità sostenibile, e allo sviluppo di uno schema di rete in grado di adattarsi alle trasformazioni della domanda di trasporto. Naturalmente – aggiunge Morra – questa perimetrazione speciale e in deroga potrà essere rivista in seguito alla normalizzazione del capoluogo». L’ultimo bacino è quello della Comunità montana dell’alto Sangro. “Un’area che necessita di particolare riguardo – sottolinea l’assessore – Visto il successo del progetto comunitario Twist, basato su un sistema di servizi a chiamata e su un ampio partenariato, abbiamo scelto di ricalcare quell’esperienza”.
In riferimento alla scomparsa delle precedenti concessioni, come ha fatto notare Morra ci sarà il ventagggio che “le gare comporteranno miglioramenti sia sul piano della qualità e dell’efficienza che al livello di tariffe. Pubblico e privato potranno mettersi insieme e i titolari delle concessioni avranno modo di consorziarsi”. Infine, una considerazione sul metodo: “l’avvio del confronto – conclude Morra – costituisce un momento molto importante, perché porterà finalmente alla riforma del Tpl in Abruzzo ed alla riorganizzazione di servizi di trasporto moderni ed affidabili, con l’eliminazioni di inutili sovrapposizioni e rami secchi”.