Rispunta al Zawahiri per insultare Obama: “negro cameriere dei bianchi”
19 Novembre 2008
L’elezione di Obama è stata festeggiata con balli e canti in Kenia e lacrime di gioia a Berlino, ma c’è un altro gruppo di stranieri a cui nessuno sembrava fare caso, almeno fino ad oggi. Sono gli stessi che vogliono distruggere l’Occidente. I fedeli di Osama Bin Laden. Per la prima volta dopo la vittoria del presidente Usa, il medico egiziano al Zawahiri si è rifatto vivo su Internet per dire che “Obama non è un americano onorevole ma un cameriere negro al servizio dei bianchi”.
Nel video si vede Obama affiancato alla foto di Malcom X: "il mondo islamico ha sentito le tue dichiarazioni nei confronti di Israele – dice al Zawahiri rivolgendosi al neo presidente – e ha capito che hai assunto una posizione ostile nei confronti dei musulmani". Scorrono le immagini della visita di Obama al Muro del Pianto di Gerusalemme: "Tu sei il rappresentante degli oppositori americani come Malcom X, sei nato da un padre musulmano, ma hai scelto di stare tra le fila dei nemici dei musulmani e di eseguire la preghiera degli ebrei pur dicendo di essere cristiano".
Sappiamo che il presidente Obama ritiene che l’Afghanistan sia l’unico fronte della guerra al terrore. Nel faccia a faccia con
Obama ha promesso di rinforzare il contingente Usa a Kabul con almeno 7.000 uomini provenienti dall’Iraq ma nel frattempo Baghdad torna a bruciare. Negli ultimi giorni bombe e kamikaze hanno fatto decine di morti e feriti e la situazione non migliorerà quando gli americani se ne andranno. Concentrare lo sforzo bellico al confine tra Pakistan e Afghanistan può essere una soluzione ma non è la soluzione. Può servire a respingere l’insorgenza talebana ma non basterà a sconfiggere Al Qaeda. Ne sembra convinto anche Zawahiri: "Un’altra cosa che voglio dirti, negro, riguarda il tuo piano di ritiro dall’Iraq e per mandare le truppe in Afghanistan. Questa politica è destinata al fallimento. Come se tu non conoscessi la storia della nazione islamica e il destino di chi ha lanciato campagne militari contro le sue terre…".
Molto spesso terroristi e pirati coincidono e in ogni caso sono in stretta collaborazione. Vale per Al Qaeda, per la egiziana Jemaah Islamiah, per il Fronte di Liberazione Islamico Moro e per il gruppo di Abu Sayyaf. D’altra parte, nel suo messaggio, al Zawahiri è stato molto chiaro: "Ora voglio dire ai miei fratelli leoni della Somalia, continuate a vincere e a conquistare nuove città, perché l’America si lecca le ferita in Iraq e l’Etiopia si sta ritirando. Quindi non lasciate le vostre armi prima di instaurare uno stato islamico in tutta la Somalia". Che faranno i clintoniani nella nuova amministrazione? Ricadranno negli gli stessi errori commessi in Africa durante gli anni Novanta? Gli islamisti avanzano in Somalia e assediano Mogadiscio…
L’emiro Al Baghdadi, che per molti analisti è solo un fantasma del web, ha commentato con queste parole le elezioni Usa: "La vittoria di Obama è quella dei radicali islamici che hanno combattuto contro le forze americane". Come dire che gli americani, stanchi della guerra, hanno scelto un presidente più debole di Bush. Al Baghdadi è uno dei capibastone dello "Stato Islamico dell’Iraq" (ISI) e il suo video è stato postato sul forum islamista Al-Hesbah. L’ha prodotto il nertwork Al-Furqan che vuol dire "lo Standard" – la 25ema sura del Corano che indica la distinzione tra il Bene e il Male.
In un altro documento apparso il 5 novembre e intitolato "We Want Change" i salafiti si sono congratulati con Obama per aver sconfitto "la gang dell’estrema destra sionista e la schiuma dei neoconservatori" che hanno regnato "nel periodo più buio degli Stati Uniti d’America". Se Obama è più debole potrebbe essere disposto a trattare magari accettando la proposta di pace avanzata da Bin Laden nel 2004. Dopo le bombe dell’11 Marzo a Madrid.