Rogo Socrate, bocciati incendiano Liceo. “Ricostruiremo la scuola”

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Rogo Socrate, bocciati incendiano Liceo. “Ricostruiremo la scuola”

17 Luglio 2013

Hanno bruciato il Liceo Socrate di Roma perché erano stati bocciati. Altro che politica, altro che omofobia, solo bullismo puro e semplice. "Mai avremmo immaginato che l’incendio potesse provocare tutti questi danni", dicono adesso i 4 Baby piromani. Torchiati per ore in questura dopo essersi costituiti accompagnati da legali e famiglie alla fine si sono scusati, "abbiamo capito di avere sbagliato, siamo disponibili a pagare quello che abbiamo distrutto e anche a lavorare nel cantiere che dovrà riparare i danni". Il fuoco ha distrutto aule, banchi, sedie, lavagne multimediali e il controsoffitto, i danni ammontano a 200.000 euro.

La Digos eneva comunque sott’occhio da qualche tempo i ragazzi. "L’idea dell’incendio ci è venuta venerdì sera, per noi era solo una bravata, pensavamo di bruciare un paio di banchi, tanto per sfogare la rabbia. Il giorno dopo eravamo a Torvaianica a casa di alcune amiche, e abbiamo messo a punto il piano, ma non avevamo bevuto". Poi il rogo dello storico liceo della Garbatella, quartiere tradizionalmente a sinistra della Capitale. Riempiono delle taniche di benzina, entrano nella scuola, ma il fuoco è fuori controllo, "pensavamo di bruciare anche noi". "Una volta in macchina siamo ripartiti per Torvaianica, non potevamo neppure immaginare l’inferno di fuoco che avevamo scatenato. Lo abbiamo saputo il giorno dopo, domenica, dai giornali e dalla televisione, e ci ha preso il panico". 

"Non pensavo che una scuola che lavora con le famiglie potesse generare persone così", dice il preside del liceo "in 41 anni di servizio non mi era mai capitato. Non era da escludere, ma fa rabbia. Tutto per una bocciatura? Questi ragazzi non sopportano le frustrazioni". "Penso che la giusta pena per un atto così grave sia quella di farli contribuire alla ricostruzione dell’istituto", ha detto il sindaco Marino. E il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, "Ricostruire il liceo Socrate certamente costerà. Troveremo le risorse per riaprire a settembre". Dunque niente vecchie ideologie postsettantottine, niente estrema destra, niente omofobia, come avevano denunciato subito i giornali.

Solo puro vandalismo, l’idea che la scuola non conta nulla, e che una bocciatura merita la sua distruzione. Con una aggravante rispetto al passato: un tempo si facevano telefonate anonime minacciando bombe o chissà che per bigiare, e nel peggiore dei casi la scuola veniva allagata. I giovani di oggi hanno perso anche ogni limite nella sovversione e radono al suolo tutto quello che li circonda.