Roma, Alemanno punta all’astensione. Marino cerca Marchini
02 Giugno 2013
di redazione
E’ l’astensione secondo molti osservatori il miglior alleato del candidato Pd a sindaco di Roma, Ignazio Marino. Guadagnatosi l’endorsement di Matteo Renzi, adesso Marino apre a Marchini, mister 10 per cento, che con il suo bottino di voti diventa strategico per il ballottaggio del 9 e 10 giugno. "Ho preso il tempo necessario per studiare i dodici punti proposti da Alfio Marchini ai candidati al ballottaggio, perche’ penso che una domanda seria meriti una risposta adeguata", dice il chirurgo prestato alla politica, "a Marchini rispondiamo che buona parte delle sue dodici proposte sono già nel nostro programma". "Ora serve discontinuità ed è difficile che arrivi da Alemanno la cui azione è stata deludente", aveva detto dopo il voto Marino. Il candidato del Pd conserva un vantaggio di circa 12 punti su Alemanno e la scommessa per il sindaco di Roma è andare a smuovere l’astensionismo, che oggi è il più forte partito in Italia – metà dei romani infatti non è andata a votare al primo turno. Così il Sindaco lancia il progetto "Roma trasparente" e promette di portare in Campidoglio un gruppo rappresentativo di Cittadini per mostrare come funziona la stanza dei bottoni. "Vincerò il ballottaggio, la capitale non può andare al marziano Marino", annuncia il sindaco, che dà battaglia anche sui Campi Rom e le assunzioni "facili" ("polemiche sterili"). Ieri Matteo Renzi ha invitato i militanti del 5 Stelle a convergere sul candidato del Pd Marino.