Roma. Costruisce “lanciapatate” e terrorizza i vicini con un’esplosione
16 Giugno 2009
di redazione
Ha costruito un ordigno rudimentale lungo due metri simile a un lanciagranate ma lo ha chiamato ‘lanciapatatè. Poi ieri sera lo ha azionato nel cortile di uno stabile in via Casale Santarelli, a Roma, provocando una forte deflagrazione e allarmando l’intero palazzo. Per il ragazzo 19enne pregiudicato è scattata però la denuncia della polizia per violazione della normativa sulle armi.
Erano le 22.30 quando un boato ha messo in allarme i residenti. Quando si sono affacciati, i condomini hanno visto alcuni giovani allontanarsi su un’auto e al centro del cortile un ordigno molto simile a un lancia granate. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato Romanina che in base alle testimonianze dei residenti sono riusciti a identificare l’autore del "lanciapatate".
L’arma era formata da 2 tubi in pvc neri, di diverso diametro, incastrati uno sull’altro con del nastro isolante speciale. Il giovane ha confessato agli agenti di aver appreso le modalità di costruzione su alcuni siti Internet. Il lanciapatate, lungo circa 2 metri, funziona come segue: dopo aver inserito una carica di lancio (oggetti atti ad offendere) sulla parte superiore del tubo di diametro inferiore, si svita il tappo posto alla base del tubo avente diametro maggiore, introducendo al suo interno il gas di un comune deodorante che funge da propellente. Quindi si sigilla la base e si ottiene il lancio dell’oggetto innescando la combustione interna mediante un congegno elettrico alimentato a batteria che ha la funzione di innescare lo scoppio.
Per le sue potenzialità offensive la rudimentale arma è stata sequestrata e il giovane denunciato.