Roma, Francesco e il Giubileo della Misericordia
20 Novembre 2016
Dagli eventi su Padre Pio a Madre Teresa alle aperture delle Porte Sante di San Pietro e delle basiliche romane. Dai pellegrinaggi dei malati e disabili, agli operatori del volontariato, alle Misericordie e alla spiritualità mariana. Undici udienze giubilari, il Giubileo dei carcerati e quello dei senza fissa dimora. Tutto questo è stato il Giubileo straordinario della Misericordia voluto da papa Francesco, che col flusso continuo di pellegrini verso la Porta Santa vaticana, ha portato a Roma 21 milioni di persone.
Un Anno Santo ‘decentrato’, per volontà di Bergoglio, con Porte Sante aperte in tutte le cattedrali e i santuari del mondo, e senza la necessità di venire a Roma per l’indulgenza. Eventi di fede che hanno riscosso un particolare successo sono state le “24 ore per il Signore” (4 marzo) o la veglia di preghiera per “Asciugare le lacrime” (5 maggio), mentre ma anche il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze con il Papa che ha confessato gli adolescenti, seduto su una sedia vicino al colonnato.
A febbraio, con l’ostensione nelle chiese romane di San Lorenzo e San Salvatore in Lauro e poi in San Pietro dei corpi di Padre Pio e San Leopoldo Mandic, indicati dal Papa come esempi di grandi confessori, a Roma sono arrivate mezzo milione di persone. Il messaggio di Misericordia del Papa si è rivolto a tutti, a confessare anche i peccati più gravi, come l’aborto. Nei Venerdi’ della Misericordia, uno al mese, Francesco a gennaio ha visitato una casa di riposo per anziani e una per malati in stato vegetativo a Torre Spaccata; a febbraio, una comunita’ per tossicodipendenti a Castelgandolfo; a marzo il Centro di accoglienza per profughi, il Cara, di Castelnuovo di Porto; ad aprile i profughi e migranti nell’Isola di Lesbo; a maggio la comunita’ del “Chicco” per persone con grave disabilità mentale a Ciampino.
A luglio, il Venerdì della Misericordia con la preghiera silenziosa ad Auschwitz-Birkenau. Ad agosto, la visita di Francesco nella comunità che accoglie donne liberate dalla schiavitu’ del racket della prostituzione, mentre a settembre ha visitato un Reparto di neonatologia e un Hospice per malati terminali a Roma. Venerdì scorso, il papa, a Roma, ha incontrato sette giovani ex sacerdoti che hanno lasciato la tonaca per sposarsi e mettere su famiglia, ascoltando le loro storie e intrattenendosi anche con le mogli e i bambini.