Roma, Marchini: Liberi da partiti, No a tsunami grillino

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Roma, Marchini: Liberi da partiti, No a tsunami grillino

11 Aprile 2016

Liberi dai partiti e alternativi a M5S. Per Alfio Marchini i partiti hanno una “funzione fondamentale in tutte le democrazie del mondo” ma, spiega il candidato sindaco presentando ‘Io amo Roma’ l’agenda del fare per la Capitale, “io sono contro questi partiti, di destra e di sinistra, che hanno oggettivamente fallito le loro chance”. Rispetto a questo fallimento, Marchini dice che ci sono due opzioni: lo tsunami grillino oppure puntare sulla società civile, che “la società civile possa ossigenare la politica che oggettivamente si è arroccata, si è chiusa ed è asfittica”. “Per ‘Liberi dai partiti'”, aggiunge, “intendo ‘cari romani, liberiamo le migliori energie che ci sono in questa città ma che sono rimaste soffocate dalla partitocrazia’”.

“A me fa sorridere la Raggi (la candidata del M5S, ndr) quando nel perfetto cliché della vecchia politica la prima cosa di cui si occupa sono i consigli di amministrazione”, aggiunge Marchini. “Farne nuovi e poi fare esattamente come gli altri”. Ancora: “Occupano i posti e poi si preoccupano di dire cambino i consigli di amministrazione”. “Piuttosto fammi una critica sul piano industriale – ribatte Marchini – ad esempio, se la Raggi avesse studiato, ma non studia, perchè ripete quello che Casaleggio le dice, avrebbe scoperto che l’Acea ha un sistema molto intelligente su cui hanno investito molte decine di milioni di euro. Sistema che consente di fare un monitoraggio rispetto all’omino dell’Acea che va in loco a fare la riparazione. In tempo reale sullo smartphone riesci a vedere che tipo di intervento viene fatto e in che modo viene fatto”.

Marchini pensa a una Capitale hi-tech, capace di “recuperare le buone pratiche già sperimentate nella nostra città e, quando necessario, importare innovativi modelli collaudati con successo nelle principali metropoli mondiali”. Secondo l’Agenda per Roma, per ripartire, la Capitale deve scommettere sì un nuovo governo ma anche su tanta tecnologia. “A Roma serve fare funzionare bene ciò che abbiamo, mettere a sistema ciò che abbiamo, oggi è tutto slegato, non c’è una sintesi, nulla”.

Su eventuali alleanze con il candidato berlusconiano Guido Bertolaso, Marchini ha risposto: “La verità è che se si continua a fare un discorso sul toto-nomi non si va da nessuna parte” come pure inseguendo gli ultimi sondaggi. “Lo dico anche perchè io tre anni fa feci una campagna veramente contro tutti. Oggi mi sono posto un problema serio, perché dobbiamo lasciare in ostaggio un’ampia parte del voto, come quello moderato, perchè non c’è nessun tipo di rappresentanza?”. Per il candidato sindaco: “Bisogna rimettere al centro dell’agenda il tema del lavoro e della crescita economica, senza per forza aspettare i grandi eventi. Roma deve ripartire, deve creare benessere e ricchezza, ogni giorno”.