Roma, prima capitale europea sintonizzata (sul digitale terrestre)
16 Novembre 2009
E’ partito oggi e si completa il 30 novembre, il viaggio del Lazio (ad eccezione della provincia di Viterbo) verso il digitale terrestre. Roma sarà così la prima capitale europea a diventare interamente digitale. Globalmente questa prima tranche di spegnimento del segnale analogico interesserà 360 comuni laziali, coinvolgendo 2,2 milioni di famiglie per un totale di 5,4 milioni di cittadini. Da un punto di vista tecnologico – come ha reso noto l’associazione DGTVi – la regione è stata divisa in 4 aree tecniche al fine di svolgere tutte le operazioni in maniera più semplice.
Nello specifico, oggi passeranno integralmente al digitale Roma e tutta la Provincia (121 Comuni) insieme a Latina e Provincia (33 Comuni). Dal 19 al 21 novembre poi sarà il turno dei 91 comuni della Provincia di Frosinone. I 73 Comuni della Provincia di Rieti effettueranno invece la transizione tra il 16 e il 24 novembre. Per quanto riguarda la provincia di Viterbo, lo “Switch Off” riguarderà 42 comuni su 60 (escluse fra le altre Viterbo, Tuscania, Orte Bolsena, Capodimonte). Inoltre, nei quindici giorni di passaggio saranno interessati anche alcuni comuni della provincia di Terni, de L’Aquila, di Caserta e di Ascoli Piceno.
Intanto, dal Ministero dello Sviluppo Economico arriva un motore di ricerca (disponibile all’indirizzo www.decoder.comunicazioni.it) che permetterà di conoscere la data di spegnimento esatta del segnale nel proprio comune di residenza. È altrimenti disponibile il classico numero verde: 800.022.000, attivo dal lunedì al sabato, festivi esclusi, dalle 8.00 alle 20.00.
Da sottolineare che sono ancora disponibili i contributi per l’acquisto del decoder per agevolare la fascia di popolazione con meno possibilità economiche, per età e reddito. Per usufruire di tale contributo (consistente in uno sconto di 50 euro per l’acquisto di un decoder di tipo interattivo), sarà sufficiente recarsi presso un rivenditore autorizzato che lo applicherà ai soggetti che soddisfano alcuni requisiti: residenza in uno dei comuni coinvolti dallo Switch-Off; età di almeno 65 anni; reddito uguale o inferiore ai 10mila euro (per l’anno 2007) e pagamento del canone televisivo per l’anno in corso. Inoltre, non si può aver già usufruito di precedenti contributi.
L’Adiconsum organizza poi un’attività speciale, in collaborazione con LazioDigitale, “Digitale chiaro”, mirata ad un aiuto pratico con i decoder. Oggi a Roma, dalle ore 11 alle ore 18, all’ingresso della stazione Termini in Piazza dei Cinquecento sarà presente uno stand “Help decoder”. Gli esperti di Adiconsum, insieme agli installatori abilitati di Cablitalia, forniranno ai cittadini le informazioni necessarie per effettuare la corretta sintonizzazione e chi porterà il proprio decoder potrà effettuare l’installazione direttamente allo stand. Così tornando a casa si dovrà solo collegare il decoder al televisore e all’antenna.
Da questa mattina infatti i negozi di elettrodomestici sono stati letteralmente presi d’assalto da migliaia di romani intenti ad acquistare il decoder e “tra questi moltissimi anziani in difficoltà con le indicazioni e con l’installazione del decoder e che dovranno ricorrere all’aiuto di tecnici specializzati il più delle volte per un intervento molto semplice e che richiede pochissimi minuti”.
Anche il Cnu (Consiglio Nazionale degli Utenti), organismo dell’Agcom, rileva alcuni potenziali pericoli per gli utenti: “Il digitale è un’occasione importante per disporre di maggiore offerta televisiva, ma non è costo zero per gli utenti”. Sembra che nel Lazio diversi utenti hanno dovuto sostituire le loro antenne, e nelle zone più interne di alcuni paesi si devono “affidare alla piattaforma satellitare Tvsat (che prevede un decoder a carico del cittadino) perché la qualità del segnale non è ottimale”.
Insomma, pian piano sta partendo la nuova era digitale. Impossibile fare un bilancio, si può solo mettersi in poltrona, accendere la tv e vedere come andrà a finire.