Roma, Raggi annuncia soluzione sul salario accessorio. Dipendenti pronti allo sciopero
18 Ottobre 2016
Primo faccia a faccia tra la sindaca di Roma e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Virginia Raggi è arrivata alle 11 a Palazzo Chigi accompagnata dall’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, dal ragioniere generale Stefano Fermante, dal delegato alle Politiche del personale Antonio De Santis e dal capo del dipartimento Personale Raffaele Marra.
Alla riunione per il Governo hanno partecipato anche il segretario generale di Palazzo Chigi Paolo Aquilanti, il vice segretario generale Luigi Fiorentino ed alti dirigenti della presidenza del Consiglio e della ragioneria generale dello Stato.
Adesso i dipendenti del Campidoglio sono sul piede di guerra. Dopo l’incontro hanno minacciato lo sciopero se non arriveranno “atti concreti” sui salari accessori.
Il nodo da sciogliere riguarda i premi di produttività del secondo semestre 2015 che erano stati congelati dal commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca. Nella nota congiunta diramata dai sindacati: “I lavoratori del Comune vivono il paradosso di subire un contratto unilaterale che per giunta non viene rispettato, con un doppio taglio alle buste paga. Il tempo delle promesse è finito, le lavoratrici e i lavoratori aspettano risposte concrete dall’amministrazione e dal Governo, che continua a non investire sul lavoro pubblico, come dimostra l’ultima legge di stabilità”.
Nel corso dell’incontro De Vincenti ha ricordato che la questione del salario accessorio “rientra strettamente nell’autonomia decisionale e nella responsabilità dell’Amministrazione comunale”. Il governo ha, pertanto, invitato il Comune “ad una verifica nella sede deputata ad affrontare tale problema che è il tavolo interistituzionale previsto dalla medesima legge e che già opera per monitorare l’attuazione del piano di rientro”. Per la Raggi la soluzione “è quella di effettuare il pagamento utilizzando un meccanismo che ci viene concesso visto che siamo riusciti a fare delle economie di gestione”.
Interviene anche il consigliere comunale Ghera (capogruppo di Fdi-An) ha dichiarato: “Sembra che la Raggi se la canti e se la suoni da sola. Da una parte i 5 stelle fanno sapere che “è stato un incontro molto positivo e che non sono state rilevate criticità sulla soluzione proposta dal Comune”, dall’altra il governo liquida il sindaco rispondendo che si tratta di una “questione di stretta autonomia Campidoglio”. Nel frattempo il problema rimane sulle spalle dei dipendenti capitolini, ancora senza salario accessorio mentre le sigle sindacali annunciano nuove mobilitazioni”.