Roma, Renzi sponsorizza Marino. “Asse delle città d’arte”
02 Giugno 2013
di redazione
Renzi con il candidato Pd a sindaco di Roma, Ignazio Marino. Photo-op nel popolare quartiere della Garbatella. "Sarà un grande sindaco", dice Matteo lanciando il chirurgo verso il ballottaggio alle elezioni comunali. "Faremo patto per le città d’arte, ma non parlo di governo: tutte le volte che lo faccio succede un casino", aggiunge Renzi dopo il polverone dei giorni scorsi sulla "mozione Giachetti" e la legge elettorale. Poi l’invito ai grillini, a chi "ha votato in buona fede" M5S, "votate Marino per il cambiamento". "Adesso la partita dovete giocarla anche voi cittadini. Non siete un numerino, né un codice a barre: fate parte di una bellissima comunità". Certo Ignazio non è proprio di primo pelo nel Pd, l’ombra di Bettini incombe, ma va bene uguale e sopratutto Renzi si comporta già da sponsor nazionale ed ufficiale della maglia piddina. "Daje", urlano i due, ripetendo lo slogan elettorale della campagna di Marino. Vogliono "cambiare Roma", "liberarla" (la sinistra qui ha governato per 20 anni prima di Alemanno, dunque liberarla da chi?), renderla "una città a misura di bambino", retorica cara a Marino, dove "le persone non vengono lasciate indietro". Alemanno risponde a modo suo, contestando l’avversario del Pd proprio in ciò che ha di più caro e che più ha speso a livello di immagine elettorale, la sua esperienza professionale: ”Il merito non si sa bene dove l’ha dimostrato," dice il sindaco di Roma, "perché anche dal versante sanitario è uscito di scena in maniera non particolarmente gloriosa, ha fatto politica per sette anni e non ha lasciato particolari tracce di sé". Marino, incassato l’endorsement di Renzi, risponde positivamente anche alle aperture di Alfio Marchini.