Roma, si vota domani. Ma tra i 4 non c’è un sindaco che fa sognare

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Roma, si vota domani. Ma tra i 4 non c’è un sindaco che fa sognare

25 Maggio 2013

Alemanno, Marino, Marchini, De Vito. Sette milioni di romani domani e lunedì votano per scegliere il nuovo sindaco della Capitale, e quello di altri 564 comuni italiani. 19 candidati per 40 liste. Oggi silenzio elettorale, ieri le ultime manifestazioni in piazza a Roma, tra vento forza dieci e scioperi che hanno ingolfato Roma. Sarà per questo che i candidati in piazza non hanno entusiasmato troppo anche perché non si ricordano progetti e proposte in grado di esaltare gli elettori. L’incognita è il candidato dei 5 Stelle, De Vito, ci si chiede che i pentastellati ripeteranno l’exploit delle elezioni politiche di febbraio. "Ci isolano ma hanno una paura fottuta", ha detto ieri De Vito, rispondendo picche all’outsider Marchini che aveva annunciato, "Se vinco De Vito sarà il mio vicesindaco". Ieri i "big" e favoriti, Alemanno e Marino, hanno provato a infiammare gli animi con testimonial d’eccezione, Berlusconi con Alemanno, Epifani con Marini, Alemanno che se la prende con gli altri candidati dicendo che non conoscono Roma, Marino che con il sorriso spara a zero sulla giunta attuale ("trasparenza, onestà e cultura del merito. Tutto quello che è mancato nella palude di Alemanno degli ultimi cinque anni"). Marchini, probabilmente il migliore dal punto di vista della campagna elettorale, fa volare in alto a San Paolo i cuoricini simbolo della sua battaglia politica, in attesa di capire se diventerà strategico al ballottaggio. Nei sondaggi Alemanno è risalito ma stabile, Marino è sceso, Marchini e De Vito hanno rosicchiato punti e consenso ai big. Vedremo come finirà.