Romania, no alla prima donna premier musulmana
27 Dicembre 2016
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha detto che non nominerà premier l’economista Sevil Shhaideh. Sarebbe diventata la prima donna musulmana a ricoprire quella carica, ma Iohannis ha spiegato di aver preso la decisione dopo “aver soppesato con attenzione i pro e i contro”. Shhaideh, 52 anni, che ha peraltro una limitata esperienza politica, sarà messa da parte senza troppe spiegazioni.Iohannis, infatti, non ha motivato le ragioni della sua scelta e ha chiesto al partito socialdemocratico e all’alleato di coalizione, Alde, di fare una nuova proposta.
Secondo gli analisti, la scelta potrebbe essere stata dettata dal timore di malcontento nell’elettorato: se Shhaideh fosse stata nominata, le due cariche più importanti dello Stato sarebbe state affidate a due esponenti di minoranze etniche e religiose, visto che Iohannis è un protestante di origini tedesche. Secondo l’opposizione di centro-destra, invece, Shhaideh, sposata con un uomo d’affari siriano, sarebbe una sostenitrice del presidente della Siria, Bashar al-Assad, tanto che l’ex ministro della Giustizia, Catalin Predoiu, dello stesso partito di Iohannis, ha dichiarato: “Voglio proprio vedere come potrà ottenere i certificati di sicurezza per accedere alle informazioni classificate della difesa e della Nato“.
Prima della Shhaideh il Psd ha dovuto rinunciare a indicare il suo leader, Liviu Dragnea in quanto esiste, a suo carico, una vecchia pendenza penale e la legge rumena preclude incarichi di governo a chi ha subìto condanne.