Ronchi: Con il voto irlandese non è stata sconfitta l’Europa
17 Giugno 2008
di redazione
"Il processo di integrazione non può e non deve fermarsi". Così il ministro delle politiche europee Andrea Ronchi
"Con il voto irlandese non è stata sconfitta l’Europa, ma soltanto una certa idea fredda e burocratica dell’Europa. È pertanto doveroso ripartire e ricercare un nuovo modello di governance continentale, interrogandosi sulle ragioni dell’ impopolarità che l’Unione sembra scontare". Lo ha affermato il ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi, nel corso di un’audizione presso la commissione delle Politiche dell’Ue del Senato.
"Di fronte a questa impasse -ha assicurato l’esponente del governo- non esistono scorciatoie possibili. Come ha detto il presidente della Repubblica Napolitano ‘non si può neppure immaginare di ripartire da zerò. Per questo l’Italia è decisa a proseguire nella ratifica parlamentare del Trattato".
"Quel che è certo, però, è che l’Europa dei formalismi, l’Europa che misura la lunghezza dei baccelli o stabilisce le dimensioni delle gabbie delle galline, o l’angolo di curvature delle zucchine, è un’Europa distante dalla gente. Quella che è stata sconfitta è l’Europa della burocrazia, un’Europa che ha comunicato la sensazione di non avere una tradizione condivisa, di non avere valori da difendere, di avere smarrito la sua missione. La stessa Europa che impedì a Gianfranco Fini, durante i lavori della Convenzione, di inserire un semplice richiamo ai valori della tradizione giudaico-cristiana".