Rotondi e i rischi della Tweet politik
18 Agosto 2013
di redazione
I messaggi lanciati dall’ex ministro Gianfranco Rotondi su Twitter fanno discutere. Rotondi prima scrive di una fantomatica cena in cui sarebbe stato scelto il nome del successore di Berlusconi, "ancora non sapete chi vi sbatterà all’opposizione per i prossimi trent’anni", poi, dopo che il capogruppo al Senato Schifani smentisce, Rotondi fa retromarcia spiegando che Berlusconi resta il leader del centrodestra e che lui si riferiva allo sfidante di Renzi alle prossime elezioni. "Si è trattato di un gruppo di persone che avanzerà una proposta a Berlusconi", aggiunge Rotondi. Ma quanto fa bene la politica via twitter alla situazione italiana contingente? Dire e non dire, annunciare e poi rettificare, mettere in allarme per poi gettare acqua sul fuoco probabilmente non aiutano granché la stabilità generale. "La stampa, si sa, vive di Berlusconi e dunque racconta così", dice Rotondi spiegando cosa è successo e aggiunge ironizzando "E poi lo vorrebbero fuori dalla politica: i giornali italiani di chi parlerebbero?". Non è un’analisi sbagliata, il Cav. è sempre al centro delle attenzioni non certo amichevoli di un pezzo della stampa, ma se è così tanto vale non stuzzicarla con Twitter.